Olimpiadi Milano-Cortina 2026, approvata all’Onu risoluzione su Tregua Olimpica, Russia e Bielorussia escluse, per Israele nessun provvedimento
Il mondo delle federazioni continua a escludere in maniera compatta Russia e Bielorussia. Una fermezza che contrasta con la totale assenza di misure nei confronti di Israele, nonostante il protrarsi del genocidio a Gaza
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato per consenso la Risoluzione sulla Tregua Olimpica in vista dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026, mentre sul fronte sportivo continua la linea dura nei confronti di Russia e Bielorussia, escluse da quasi tutte le discipline sotto l’egida delle federazioni internazionali. Nessun provvedimento, invece, riguarda Israele, alimentando un evidente squilibrio nelle misure adottate dal mondo sportivo internazionale, visto il genocidio commesso dallo stato israeliano nella Striscia di Gaza.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026, approvata all’Onu risoluzione su Tregua Olimpica, Russia e Bielorussia escluse, per Israele nessun provvedimento
L’Italia, Paese ospitante, ha svolto un ruolo determinante nella stesura e nella promozione della risoluzione, facilitata dal Governo in coordinamento con il Comitato Olimpico Internazionale e la Fondazione Milano-Cortina, e sostenuta da oltre 160 co-sponsorizzazioni. Un risultato accolto con entusiasmo dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha sottolineato il valore diplomatico dell’iniziativa: "L'approvazione corale della risoluzione italiana sulla Tregua Olimpica ci riempie di orgoglio. Oggi restituiamo speranza al multilateralismo grazie allo sport, che ha fatto convergere le posizioni di tutti i Paesi attorno ad un tema centrale, quello della fine delle ostilità, e ad una prospettiva, quella della pace, che ispira costantemente la nostra azione diplomatica. Dobbiamo tutti essere paladini di pace, come insegna anche Papa Leone, e vogliamo che l'Italia sia sempre più un crocevia di dialogo, di sviluppo e di comprensione reciproca fra i popoli. Le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina saranno un'occasione unica per contribuire agli sforzi diretti a ricomporre i tanti conflitti internazionali che ancora caratterizzano i nostri giorni. Lavorare insieme per la pace è possibile, sul campo da gioco così come in diplomazia", ha dichiarato, congratulandosi con il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi per il lavoro di squadra.
Proprio Abodi ha rimarcato la portata del voto dell’Assemblea Generale: "L'approvazione di questa importantissima risoluzione, per la quale l'Italia ha svolto un ruolo determinante per attrarre un ampio consenso, trasforma la promozione dell'ideale olimpico da un principio nobile e antichissimo in una pratica quotidiana di dialogo per la pace, che costituisce una delle principali eredità di Milano Cortina 2026". Il testo adottato invita tutti gli Stati membri a rispettare la tradizionale tregua nel periodo dei Giochi, riaffermando il legame tra sport e stabilità internazionale.
Parallelamente, però, il mondo delle federazioni continua a escludere in maniera compatta Russia e Bielorussia. La FIS, competente per sci alpino, fondo, freestyle, snowboard e combinata nordica, ha deciso di non permettere agli atleti dei due Paesi di prendere parte alle qualificazioni olimpiche, rendendo impossibile la loro presenza ai Giochi. Decisione condivisa anche dall’IBU per il biathlon e da altre discipline di scivolamento, mentre rimangono aperte solo poche porte: scialpinismo, pattinaggio artistico, pattinaggio di velocità e short track, sotto l’Unione Internazionale Pattinaggio.
Si tratta di un quadro che continua a penalizzare Mosca, nonostante il CIO permetta formalmente la partecipazione individuale di atleti neutrali dopo un rigoroso processo di selezione. Il Comitato Paralimpico, dal canto suo, ha già autorizzato il ritorno degli atleti russi con i propri simboli nazionali. Ma la decisione finale spetta alle federazioni, che nella maggior parte dei casi hanno confermato le sanzioni introdotte dopo l’inizio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022.
La FIS ha ribadito la propria posizione con una votazione esplicita “per non agevolare la partecipazione di atleti di Russia e Bielorussia come atleti neutrali individuali (Ain) alle qualificazioni Fis”, escludendoli quindi anche dai Giochi di Milano-Cortina. Una scelta che ha suscitato la reazione del Cremlino: il portavoce Dmitry Peskov ha espresso “delusione” per la decisione, aggiungendo che la Russia “continuerà il suo scrupoloso e paziente lavoro” con la FIS per difendere gli interessi dei propri atleti.
Una fermezza che contrasta con la totale assenza di misure nei confronti di Israele, nonostante il protrarsi del genocidio a Gaza. Un doppio standard che continua a suscitare discussioni a livello internazionale, soprattutto alla luce del ruolo proclamato dello sport come promotore di pace e neutralità.
Le Olimpiadi Invernali si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026, seguite dalle Paralimpiadi dal 6 al 15 marzo.