Ferrari, clamorosa doppia squalifica al Gran Premio F1 in Cina e pesante mazzata per la scuderia italiana

La Casa di Maranello non riesce a decollare neppure in Asia, anzi rimane a secco di punti

Il Gran Premio della Cina ha riportato indietro le lancette dell’orologio, nel senso che la Ferrari è tornata la solita Ferrari, molto simile a quella del 2024, ossia una squadra che ci prova ma arranca, fatica, tenta due strategie diverse però alla fine rimedia circa quattro decimi a giro e conclude al quinto (Leclerc) e sesto posto (Hamilton) con una gara anonima, certamente al di sotto delle attese e comunque mai in condizione di potersi illudere di contrastare la McLaren, dominatrice assoluta con Piastri e Norris. Ma se le cose fossero andare solamente in questo modo, sarebbe stata in qualche modo la normalità. Invece tre ore dopo la conclusione della gara è arrivata una mazzata pesantissima: Leclerc squalificato perché la sua macchina è risultata sotto peso di 1 kg e Hamilton squalificato per l’eccessivo consumo del fondo della vettura. Due vetture tolte dalla classifica per due motivi diversi: una cosa dolorosa per la squadra più prestigiosa della Formula 1. Infrazioni non clamorose, che di sicuro non hanno dato le ali alle rosse né hanno inciso sul risultato. Ma basta poco per trovarsi fuori dalle regole. E la FIA è stata inflessibile. In condizioni diciamo normali, tre squadre avevano preceduto la Ferrari sul traguardo di Shangai, ossia McLaren Mercedes e Red Bull: troppe, sia pure con tutte le attenuanti del caso. Di buono cera il fatto che i distacchi non erano stati enormi rispetto a Mercedes e Red Bull, per cui si era avuta la conferma dell’anomalia di Melbourne e del fatto che la Ferrari non era così male né lontana, in assoluto, dai vertici.