Sinner in finale Us Open 2024 contro l'americano Fritz, Draper battuto in 3 set vomita in campo: “Non ha punti deboli, è difficile da battere”
L'italiano Jannik Sinner si guadagna un posto alla finale degli Us Open 2024 dopo il match contro Draper. È il primo italiano ad arrivare all'ultimo atto del torneo americano. Domani alle 20 il match
Jannik Sinner è il primo italiano nella storia del tennis a guadagnarsi la finale degli Us Open. Dopo la vittoria ai quarti di finale con Daniil Medvedev, ha battuto Jack Draper in 3 set dopo una battaglia durata 3 ore (7-5, 7-6, 6,2) guadagnandosi la qualificazione nell'ultimo match contro l'americano Taylor Fritz. L'altro finalista - 26enne di San Diego -, che ha battuto al quinto set Frances Tiafoe, è il n.12 al mondo. La gara è in programma domenica 8 settembre alle ore 20 presso il Flushing Meadows di New York.
Sinner in finale Us Open 2024 contro l'americano Fritz: la vittoria in semifinale contro Draper
Il match della semifinale contro il britannico Jack Draper è stato molto combattuto in quanto, l'alto tasso di umidità, ha causato molti problemi soprattutto a Draper - costretto a chiamare ben due volte il medical time out - che è arrivato persino a vomitare in campo. Il britannico, in una conferenza stampa ha dichiarato: “È stata una partita molto fisica. Jannik è il numero 1 al mondo, e quando giochi contro i migliori l'intensità è diversa. È stata una grande occasione per me. Di solito sono abbastanza rilassato, oggi invece mi sono sentito più nervoso. Sono una persona molto ansiosa, e a volte soffro di nausea in campo. Prima della partita stavo bene, poi la tensione ha fatto il resto. Dopo avere vomitato non mi sono sentito meglio, anche perché non puoi mangiare niente e quando giochi partite così lunghe hai bisogno di bere e mangiare qualcosa e dare al tuo corpo ciò di cui ha bisogno. Ma quando stai così male non puoi mettere niente nello stomaco, perché altrimenti rischi vomitare. E questa è la sensazione peggiore. È una sensazione orribile, ti senti sempre peggio".
"Non per questo mi ritirerei in una semifinale di uno Slam. L'ultimo set non è stato uno spettacolo, ma io cerco sempre di dare il massimo. Nel secondo invece non mi sono sentito bene ma sono comunque arrivato al tie-break. Ho lottato e sono orgoglioso di me stesso, ma non avrei comunque ottenuto nulla contro uno come Jannik. Lui ha già molta esperienza. Le ragioni per cui è il numero 1 al mondo e non perde quasi mai le partite sono la costanza, l'intensità e la velocità. Non ha punti deboli e migliora soprattutto sul piano mentale. Emotivamente è solido come una roccia. È difficile da battere. Lui, Alcaraz e questi giovani giocatori sono cresciuti nella vittoria e nella sconfitta".
L'infortunio al polso
Sinner ha dovuto fare, invece, i conti con un infortunio a polso riportato dopo una caduta nel secondo set che, però, non gli ha impedito di continuare la sua scalata verso la vittoria. Come ha dichiarato l'azzurro in conferenza stampa, il problema al polso è stato prontamente risolto dallo staff: “Il fisioterapista ha migliorato la cosa molto velocemente in campo, quindi all’inizio mi sentivo bene. Poi è passato giocando, il che è positivo. Vediamo come sarà domani quando farà freddo”