Yacht Club Costa Smeralda, chi sono i talenti 2024 di Young Azzurra: Maddalena Spanu, Federico Pilloni e Cesare Barabino
Yacht Club Costa Smeralda è quotidianamente impegnata nel supportare i talenti e le nuove generazioni. AL centro del programma Young Azzurra spiccano i nomi dei giovani talenti Maddalena Spanu, Federico Pilloni e Cesare Barabino.
Yacht Club Costa Smeralda, il futuro in mano ai giovani: il programma Young Azzurra
Il progetto Young Azzurra è stato lanciato nel 2020, e continua ad essere un programma fondamentale per il Club per la crescita di giovani velisti, mirando a fornire loro le competenze e il sostegno necessari per eccellere a livello internazionale.
L’iniziativa si allinea alla tradizione e la storia di Azzurra, imbarcazione simbolo della prima sfida italiana all’America’s Cup, e rappresenta l’ambizione del Club di essere al fianco delle nuove generazioni, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel futuro dello sport della vela.
E’ proprio nello sviluppo e nella promozione dei giovani campioni del domani che l’impegno di Yacht Club Costa Smeralda trova la perfetta essenza, in una costante ricerca di nuovi appassionati talenti.
Yacht Club Costa Smeralda: il talento di Maddalena Spanu, Federico Pilloni e Cesare Barabino
Pensare al futuro della vela attraverso i giovani, valorizzandone l’impegno e supportandone dedizione e sforzi, all’interno di un ambiente inclusivo che possa sostenere e spronare il loro talento. E’ questo ciò che lo Yacht Club Costa Smeralda sta portando avanti da diverso tempo.
L’ingresso nel programma Young Azzurra della giovane velista Maddalena Spanu porterà ulteriore valore al team composto dagli atleti Cesare Barabino, atleta Young Azzurra di 22 anni, classe ILCA 7 (ex Laser) e Federico Pilloni, fresco di vittoria della seconda tappa di Coppa Italia iQFOiL Youth e atleta Young Azzurra classe 2006. Già nota nel panorama degli sport di tavola, Maddalena Spanu ha iniziato la sua avventura nel surf, passando poi al windsurf e infine al Wingfoil, disciplina in cui ha ottenuto rapidamente risultati eccellenti a livello nazionale e internazionale, culminati con la vittoria del Campionato Mondiale Wingfoil in Brasile nel 2023 e la recente vittoria dell’Asian Championship.
Abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con loro e approfondire al meglio il loro impegno quotidiano.
Da sx: Maddalena Spanu, Cesare Barabino, Federico Pilloni
Cosa significa per voi essere scelti dallo Yacht Club Costa Smeralda come “ambassador”?
Federico Pilloni: Per me è la seconda volta, per Cesare è la terza. E’ un onore poter rappresentare davanti a persone importantissime i colori dello Yacht Club Costa Smeralda, che ci sta supportando con questo progetto che incentiva i giovani nel crescere nel mondo della vela con la filosofia e i valori che rappresentano da sempre questa realtà sinonimo di eccellenza.
Per te è invece la prima volta. Che sensazioni hai e come ti stai trovando con i tuoi compagni?
Maddalena Spanu: Sono super onorata di essere stata scelta e ciò significa che comunque sto facendo un buon lavoro e che alcune persone l'hanno notato, persone di grande rilievo. Ovviamente sono super contenta, super emozionata di aver intrapreso questa strada ed essere stata inserita in questo programma, che mi supporta tantissimo. C'è uno staff dietro. Poi mi trovo in una squadra e posso avere dei consigli in caso mi trovassi in difficoltà o comunque posso chiedere di aiutarmi a perfezionare su alcune cose in cui magari ho margini di miglioramento.
Che consigli chiedi ai tuoi compagni?
Maddalena Spanu: A Cesare chiederei consigli sull’approccio tecnico più adeguato alla regata. A Freddy potrei invece chiedere, usando lo stesso strumento, consigli legati alla regolazione, gradi e a come sfruttare al meglio delle nostre possibilità il foil con cui gareggiamo.
Cesare Barabino: Tattica e strategia variano molto. Sicuramente in una classe dislocante, che sarebbe uno scafo “lento” non planante, sono più approfondite, avendo più tempo per pensare.
Loro sono specializzati nella loro tattica e strategia, che magari è meno approfondita ma deve essere fatta con grandissima precisione, perché muovendosi ad altissima velocità poi non hai il tempo di correggere una strategia sbagliata.
Federico ed io possiamo sicuramente dare i nostri consigli su tattica e strategia a Maddalena su ambienti diversi.
Federico Pilloni: Siamo una grande famiglia.
Come ci si sente a far parte di un progetto come Young Azzurra?
Cesare Barabino: Quello che caratterizza secondo me gli atleti, e nel quale io credo molto, è la mentalità e l'approccio psicologico allo sport, che è fondamentale come nella vita di tutti i giorni. Da questo punto di vista il progetto Young Azzurra da un grande aiuto. Sento che un progetto di questa portata con lo Yacht Club Costa Smeralda alle spalle da grande stabilità, sicurezza che nell'insicurezza del risultato di una regata, che chiaramente si basa tutto sulla performance singola, aiuta tantissimo.
Come vi allenate rispettivamente?
Federico Pilloni: La giornata tipo si basa nel mio caso di due allenamenti, uno a terra che può essere un allenamento funzionale o in palestra o aerobico e poi un allenamento in acqua. L’allenamento in palestra dura un’ora e mezza circa, mentre quello in acqua varia in base alle condizioni meteo. Comunque dalle due alle due ore e mezza. Frequento scuola di mattina, riuscendo a far combaciare tutti gli orari.
Lato alimentazione, richiedendo la mia classe sportiva molto peso, ovvero intorno ai 95kg/100kg cerco di raggiungere questo obiettivo, pesando ora 87kg e tre mesi fa 78kg. non non si allunga di più eh scuola di mattina. Tutto perfettamente con baciato anche per per per seguire tutta la parte dell'alimentazione perché la mia classe richiede molto peso intorno ai 95 100 chili diciamo che il top sta andando in quelle.
Questa è la mia giornata tipo e poi ovviamente faccio dieci giorni a casa dieci giorni dieci/quindici giorni fuori in raduno o con la Federazione. In questi momenti ovviamente la routine di allenamento e alimentare è più flessibile.
Maddalena Spanu: La mia routine è simile a quella di Freddy. Io mi sveglio la mattina, vado in palestra, poi vado a scuola per 5 ore. Ho un piano alimentare che seguo per perdere un po’ di peso, perché quando ho iniziato a fare Wingfoil ho dovuto aumentare il peso, solo che poi l'ho mollato e ora devo riscendere. Quindi mangio, poi vado al mare in caso le condizioni me lo permettano, e anche lì un'oretta e mezza due in base al vento.
Cesare Barabino: Io ho finito la scuola, quindi non ho quell’impegno. La giornata si basa su allenamento fisico, allenamento in mare in base agli obiettivi prefissati con l'allenatore, con il preparatore atletico, in base al programma; quindi allenamento fisico e in barca, tanta alimentazione perché è molto importante e poi c'è tutta una parte di recupero e di un terzo allenamento più legato alla “rianalisi”, quindi teorica tecnica.
Quindi vi riguardate spesso e vi aiuta a trovare i punti in cui migliorare?
Federico Pilloni: Tutto lo studio nel mio caso e anche nel caso di Maddalena è concentrato sul nostro strumento che è il foil. Richiede molto sviluppo e molto studio, perché stanno emergendo nuove regolazioni e nuovi modi di vedere come funziona il foil dal punto di vista tecnico e nella sua conformazione.
Maddalena Spanu: Cerchiamo di sperimentare provare le regolazioni al meglio possibile, per poi entrare in acqua e testarlo cercando di ottenere la performance migliore. Perché se sbagli qualcosa comunque lo senti nel foil. Lo senti molto in acqua.
Quanto conta il peso rispetto agli strumenti che utilizzate per preformare al meglio in gara?
Cesare Barabino: Sicuramente l’innovazione va affiancata a regole di stazza, anche rispetto al peso dell’atleta. E’ fondamentale. non le conosco ma nel.
Federico: Nel nostro caso noi gareggiamo con attrezzatura uguale. l'attrezzatura esce dalla fabbrica ed è sempre quella non cambia, però stiamo scoprendo dettagli come regolazioni nuove, spessori.
Questo permette a chi ha talento, di trovare nuove modalità di approccio e di utilizzo dello strumento, a volte bilanciando il proprio peso.
Maddalena Spanu: La mia attrezzatura non è uguale come la loro. Gli atleti, non essendo disciplina olimpionica, hanno attrezzature diverse. Tutti gli atleti del World Racing, circa 90, hanno la possibilità di usare strumenti differenti.