Jannik Sinner vince la finale degli Australian Open e batte Medvedev in 5 set. Primo Slam per l'Italia dopo 48 anni
Lo sfidante aveva messo la freccia sin da subito lasciando intendere non ci fossero speranze per Sinner, ma quest'ultimo ha ribaltato la situazione con una rimonta strepitosa
Giornata trionfale per l'Italia dello sport e per Jannik Sinner. Il giovanissimo azzurro vince la finale degli Australian Open dopo aver battuto il russo Daniil Medvedev in 5 set dopo una rimonta eccezionale. 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Lo sfidante aveva messo la freccia sin da subito lasciando intendere non ci fossero speranze per Sinner, ma quest'ultimo ha ribaltato la situazione con una rimonta strepitosa. Si tratta del primo slam conquistato dall'Italia dopo 48 anni. Nel 1976 a trionfare al Roland Garros fu Adriano Panatta. È anche il primo italiano a vincere gli Australian Open.
Jannik Sinner vince la finale degli Australian Open e batte Medvedev in 5 set
Jannik Sinner rimonta due set a Medvedev e vince la finale degli Australian Open. Immenso il giovanissimo tennista italiano che a soli 21 anni si è preso la scena mondiale già tre giorni fa vincendo la semifinale contro il favorito numero uno Novak Djokovic. E come se non bastasse se l'è ripresa vincendo in finale contro il russo Daniil Medvedev, a sua volta vittorioso in semifinale contro il tedesco Zverev nella stessa identica maniera in cui è stato battuto quest'oggi: rimontando due set.
Per Medvedev uno score non eccezionale nelle finali, considerando che ha perso 5 finali slam sulle sei giocate. Per Sinner invece si tratta del primo trionfo in assoluto. Prima finale e prima vittoria. L'azzurro entra così nella cerchia ristretta di italiani che ce l'hanno fatta conquistando uno dei quattro tornei più prestigiosi. Prima di lui Adriano Panatta, quasi mezzo secolo fa, al Roland Garros. Prima ancora Nicola Pietrangeli nel biennio 59-60.
Jannik Sinner: "Grazie ai miei genitori"
Jannik Sinner ha riservato un pensiero molto gentile e affettuoso ai suoi genitori dopo la vittoria degli Australian Open. "Purtroppo non li vedo così spesso, ma ogni volta è sempre un bel momento. Sono andato via di casa quando avevo 14 anni, sono cresciuto abbastanza in fretta, mi cucinavo da solo e facevo da solo il bucato. All'inizio era difficile, ma questo è stato il modo più veloce per crescere.
Auguro a tutti di avere dei genitori come i miei, mi hanno sempre permesso di scegliere, non mi hanno mai messo sotto pressione anche quando praticavo altri. Auguro a tutti i bambini di avere quella libertà che ho avuto io. Non ho altro da dire. Ci vediamo il prossimo anno".