Addio a Gigi Riva, morto dopo un infarto l’ex leggenda del Cagliari e miglior marcatore della nazionale: aveva 79 anni
Riva ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del calcio, essendo tutt'ora il miglior marcatore nella storia della nazionale, con 35 reti e del Cagliari, con 164 reti
L'Italia piange la scomparsa di una delle sue leggende calcistiche più amate: Gigi Riva, il celebre attaccante, è deceduto all'età di 79 anni. Riva è stato uno dei giocatori più forti nella storia del calcio italiano e ha segnato un'epoca, specialmente con il Cagliari, dove ha contribuito a conquistare uno storico scudetto nel 1970.
Addio a Gigi Riva, morto dopo un infarto l’ex leggenda del Cagliari
Conosciuto anche come "Rombo di Tuono", Riva ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del calcio, essendo tutt'ora il miglior marcatore nella storia del Cagliari, con 164 reti. Originario di Leggiuno, in provincia di Varese, ha forgiato una connessione speciale con la Sardegna e la sua squadra del cuore, diventando un simbolo e un idolo indiscusso per il popolo sardo.
La notizia della sua morte arriva dopo giorni di apprensione, durante i quali Riva ha avuto diversi problemi di salute mentre era ricoverato nel reparto di Cardiologia dell'ospedale Brotzu di Cagliari. Nonostante inizialmente fossero stati segnalati miglioramenti nelle sue condizioni, il campione ha purtroppo perso la sua battaglia poco prima delle 20.
Addio a Gigi Riva, miglior marcatore della storia della nazionale italiana
La carriera di Gigi Riva non è stata limitata solo al successo con il Cagliari. Ha contribuito in modo significativo alla Nazionale italiana, vincendo il titolo europeo nel 1968 a Roma e raggiungendo la finale della Coppa del Mondo nel 1970 in Messico. Con 35 gol in 42 presenze, detiene ancora il record di marcature con la maglia azzurra. E’ stato inserito al 74esimo posto nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo stilata dalla rivista World Soccer.
Oltre al suo straordinario contributo al calcio giocato, Riva ha continuato a essere parte integrante del mondo sportivo. Dopo il ritiro, ha aperto una scuola calcio a Cagliari, ha ricoperto ruoli dirigenziali e manageriali, diventando anche presidente onorario del Cagliari nel 2019. Recentemente era stato insignito dal Comune di Cagliari che aveva deciso di intitolargli lo stadio del club rossoblu al quale era stato legato per tutta la carriera vincendo anche lo storico scudetto del 1969/70.