Milan-Newcastle, 20 anni dopo ci sarà un nuovo esodo dei tifosi inglesi? Nel 2003 in 12mila a San Siro

Per la sfida in programma il 19 settembre a San Siro, sono attesi migliaia di tifosi provenienti dal nord est dell’isola. Sarà come l’ultima volta?

Il Newcastle è tornato in Champions League, un digiuno lungo 20 anni, per uno dei club storici del campionato inglese. Un periodo nel quale si sono alternati pochi alti e tanti bassi, dove ci sono state anche due retrocessioni nella serie inferiore. Grazie al cambio di proprietà avvenuto nell’ottobre 2021 con investimenti importanti che hanno portato in rosa giocatori di calibro internazionale come Bruno Guimares, Sven Botman, Alexander Isak e non ultimo, propio l’ex milanista Sandro Tonali. In aggiunta al grandissimo lavoro del coach Eddie Howe, i magpies hanno chiuso al quarto posto nella scorsa stagione, conquistando la qualificazione per il palco scenico europeo più prestigioso. Milan e Newcastle sono state sorteggiate, insieme a Paris Saint Germaine e Borussia Dortmund nel girone F, il più duro ed equilibrato della stagione 23/24. Una delle caratteristiche più riconosciute del club inglese è quella di avere alle proprie spalle una delle tifoserie più calde e rumorose d’Inghilterra, la cosiddetta Toon Army. Propio vent’anni fa, il 12 marzo 2003 il Newcastle giocò a San Siro, quella volta contro l’Inter, dove ci furono ben 12.000 tifosi inglesi presenti sugli spalti, con una delle foto più iconiche legate alle tifoserie nelle sfide di champions. Da quella occasione è nato anche un classico tormentone per i supporters bianconeri “have you ever seen a mackem in milan?” un chiaro riferimento ironico agli “odiati” rivali del Sunderland. In un lasso di tempo così lungo sono cambiate le cose sulla regolamentazione dei tifosi al seguito della squadra ospite, per i fortunati che riusciranno ad avere un biglietto sarà riservato il terzo anello verde, ma ci saranno tanti altri fan sparsi per altri settori dello stadio. Inoltre sui social tanti sono pronti a scendere in Italia anche senza biglietto per non perdersi l’occasione di stare vicino alla squadra nel ritorno del calcio che conta.