Stipendi Juventus, patteggiamento accettato: ammenda a 718mila euro e no penalizzazione, Agnelli a processo

Il Tribunale federale ha ratificato l’accordo raggiunto tra la Juventus e la Procura federale guidata da Giuseppe Chiné. Stralciata la posizione dell'ex presidente Agnelli che ricorrerà al Tar

Il Tribunale federale ha ratificato l’accordo raggiunto tra la Juventus e la Procura federale riguardo il patteggiamento richiesto dal club bianconero in merito al caso stipendi. Nessuna penalizzazione in classifica ma solo un'ammenda a 718mila euro. Niente stangata a differenza di quanto successo col caso plusvalenze dove il club torinese venne penalizzato di 11 punti, dando praticamente l'addio alla Champions League. Stralciata la posizione di Andrea Agnelli che andrà a processo il 15 giugno. L'ex presidente farà ricorso al Tar.

Stipendi Juventus, ok al patteggiamento: 718mila euro di multa, no penalizzazione

La decisione sul caso stipendi è arrivata quest'oggi, martedì 30 maggio dopo che nella giornata di ieri erano circolate le prime voci di patteggiamento. Questo il testo della decisione:

ll Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, presieduto da Carlo Sica, dato atto delle proposte di accordo depositate, visto l’art. 127 CGS, le dichiara efficaci e applica le seguenti sanzioni:
- per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda;
- per il sig. F. P., euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
- per il sig. P. N., euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
- per il sig. F. C., euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
- per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
- per il sig. P. M., euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
- per il sig. G. M., euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
- per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha accolto positivamente l'accordo: "C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità".

La nota della Juventus

Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”.


Il Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).


La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non). La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie).