Plusvalenze Juventus, la sentenza: club bianconero penalizzato di 10 punti, scende al settimo posto in classifica

Iniziata alle 10 l’udienza davanti alla Corte d’Appello federale: la classifica della serie A cambierà di nuovo. Si devono rivalutare i ruoli dei dirigenti minori per cui la procura ha chiesto otto mesi di inibizione

La sentenza sul caso plusvalenze Juventus è attesa oggi lunedì 22 maggio. La procura Figc con a capo Chiné ha chiesto il -11 in classifica per i bianconeri. Niente -12 quindi al contrario di come si supponeva nelle ultime ore ma una pena "leggermente" più bassa. Molto più bassa rispetto al -15 dello scorso 20 gennaio. Rispetto a quella data è anche cambiata completamente la composizione, ora presieduta da Ida Raiola. Juve che registra un pesante calo in Borsa: a Piazza Affari il titolo cede il 4,2% a 0,27 euro.

Juventus penalizzata di 10 punti in classifica

La decisione è ufficiale. Inflitti 10 punti di penalizzazione alla Juventus: è quanto ha deciso la Corte federale d'appello della Figc dopo la nuova udienza sul processo plusvalenze. Il club bianconero scende al settimo posto in classifica, non ancora matematicamente fuori dalla Champions League.

Oltre ai 10 punti da scontare nella corrente stagione sportiva, la Corte ha prosciolto dalle incolpazioni ascritte sette ex tesserati: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.

Plusvalenze Juventus, oggi la sentenza: la procura Figc chiede il -11

La classifica cambierebbe in modo radicale. La Juventus si troverebbe al settimo posto con 58 punti, fuori dalla Champions League. La Corte d'Appello federale si riunirà in camera di consiglio dopo che avranno finito di parlare le difese. Oltre Raiola gli altri membri della giuria saranno il magistrato del Tar Luca De Gennaro e i consiglieri di Stato Fabrizio D’Alessandri, Elio Toscano e l’avvocato dello Stato Marco Strigliano Messuri.

I lavori sono cominciati questa mattina alle 10:00 con l'inizio dell'udienza riguardante il filone plusvalenze. Sia gli avvocati del club bianconero che il procuratore Giuseppe Chiné sono collegati da remoto. Quest'ultimo ha anche chiesto un’inibizione di 8 mesi per i dirigenti "minori", vale a dire Pavel NedvedEnrico VellanoPaolo GarimbertiAssia Grazioli VenierDaniela MarilungoCaitilin Mary HughesFrancesco Roncaglio. Dei quattro dirigenti condannati invece, tra Agnelli, Paratici, Arrivabene e Cherubini, solamente quest'ultimo è ancora rimasto dentro la società.

Gli avvocati del club torinese sottolineeranno che il club ha adottato da tre anni un modello di prevenzione, un codice di vigilanza interna che potrebbe costituire un’esimente rispetto alla sanzione, posto che la società non ha il potere di intercettare i dirigenti né che esistono parametri oggettivi per valutare i calciatori. Riguardo questo punto il Collegio di garanzia ha varato per il respingimento ma per la difesa senza motivarlo.

La ricostruzione del filone

La Juve è stata condannata al -15 nella prima udienza davanti alla Corte d’Appello federale di gennaio. Il club bianconero ha poi fatto ricorso, vincendo con la restituzione dei punti tolti lo scorso 20 aprile. Il Collegio ha invece confermato in toto la sentenza d’Appello per quanto riguarda i dirigenti apicali del club, Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici e Federico Cherubini, le cui inibizioni sono passate in giudicato, confermando la mancata lealtà (articolo 4.1). Ed è per questo che, dopo aver letto le motivazioni del Collegio, è difficile aspettarsi un consistente sconto di pena.