Il Calcio italiano ha bisogno di una maggiore proiezione internazionale

Soltanto un ulteriore sviluppo tecnologico potrà «risolvere il grave problema» della gestione dei dati e della privacy online, ha dichiarato a MF-Milano Finanza il delegato italiano per la proprietà intellettuale e già direttore generale della Rai, Mauro Masi. Dopo il Web1 tendenzialmente statico e basato sui siti, è arrivata l'attuale fase dell'interattività e dei social, dove però gli utenti «volenti o più spesso nolenti» forniscono una vasta gamma di informazioni personali ai gestori delle piattaforme. Ora il Web3 permetterebbe, almeno in potenza, di «togliere potere a tali strutture centralizzate e sostituirle con protocolli diffusi, trasparenti e verificabili, e quindi garantiti da tutti i partecipanti, come le blockchain». La cautela degli operatori italiani sul tema è condivisibile, almeno in questa fase, visto il rischio che il nuovo sistema di rete finisca per creare intermediari «ancor meno regolamentati e più autoreferenziali di quelli attuali», per Masi che è anche presidente della Banca del Fucino. L'istituto, dopo l'iniezione di capitale nel 2020, ha raggiunto risultati «molto soddisfacenti». Il progetto di bilancio 2021, che a giorni l'ad Francesco Maiolini presenterà in cda, fotografa una crescita «sensibile dell'utile», della raccolta diretta da clientela (+36%) e degli impieghi (+38%). Il tutto grazie alla capacità della Banca di attrarre nuovi capitali, di riconfermarsi sul territorio e «di fare innovazione». Alcune squadre di Serie A avevano proposto Masi come presidente della Lega, convinte che avrebbe ottenuto ampia fiducia per gli oltre trent'anni di esperienza nel settore pubblico, dei diritti televisivi e della proprietà intellettuale. Davanti però ai reiterati no di Lotito e di un altro presidente, Masi non si è presentato in assemblea per proporre il suo programma, considerando «privo di senso portare avanti una candidatura divisiva». Il presidente della Consap ha tuttavia chiare le priorità per il nostro calcio. Serve maggior proiezione internazionale per la Lega, ossia vanno tolti i paletti alla vendita del campionato all'estero (l'art 16 Legge Melandri) e creato un canale tv e multimediale per la Lega. La legge sugli Stadi va riformulata come legge obiettivo. E «con coerenza ed equilibrio» va superata la frattura tra Lega e Figc, che «fa male al sistema-calcio e complica il percorso della Nazionale».