Stadi, Gravina: "Il 75% è già un passo avanti ma spero capienza al 100% già a fine mese"

Il numero uno della Federcalcio: "Ho proposto il rinvio della giornata del 20 marzo per aiutare Mancini"

Il Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ai microfoni di Radio Anch'io lo sport su Radio1 Rai fa il punto su diversi temi, tra cui quello degli stadi, e l'imminente doppia sfida per la qualificazione mondiale.

Stadi, Gravina: "Mi auguro capienza del 100% entro fine mese"

Gravina a proposito della decisione di aumentare oltre la metà la capienza negli stadi dice: "Il 75% è già un passo avanti, ma mi auguro che, vista anche l'involuzione della pandemia, si possa partire con il 100% già a fine mese". Sulla tutela del settore dopo la pandemia, il numero 1 della FIGC dichiara: "Non parlo di ristori, ma chiediamo la salvaguardia di alcuni diritti. Il nostro mondo produce 15 miliardi con le scommesse e su questo dobbiamo essere molti chiari. Rivendichiamo in questo senso la dignità del nostro settore e non solo a livello economico".

Gravina: "Chiesto il rinvio della giornata del 20 marzo"

Gravina fa poi il punto sull'imminente spareggio che attende l'Italia per andare ai Mondiali: "Mi auguro che la Lega di Serie A possa concedere qualche giorno a Mancini per preparare gli spareggi per le qualificazioni ai Mondiali, perché se l'Italia non si qualificasse sarebbe una brutta pagina per il calcio, nel nostro paese ma anche per il panorama del calcio mondiale", continua il presidente della Federcalcio.

"Noi dobbiamo qualificarci, siamo nelle condizioni di poterlo fare. Ci siamo complicati la vita da soli, sbagliando quei due rigori, e ora abbiamo due partite importantissime da vincere. L'Italia ha sempre dimostrato che quando è in difficoltà reagisce con grande determinazione". Il rinvio il 20 marzo? "L'abbiamo già chiesto, è chiaro che il calendario di Serie A sia super intasato, ma ci auguriamo che la Lega possa concedere tempo in più a Mancini". Fermo restando che "il progetto Nazionale resta vivo e non si esaurisce con la vittoria agli Europei o una mancata qualificazione, si va avanti. Bisogna togliere le ragnatele che in tanti anni si sono formate nel nostro mondo".

E su una possibile candidatura per ospitare gli Europei in Italia commenta: "Abbiamo presentato la nostra candidatura per l'Europeo del 2032, anche per evitare la concorrenza di realtà che oggi sono molto più attrezzate di noi".