Djokovic, arriva l'ammissione: "Ero positivo al Covid e ho violato l'isolamento"
Il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic racconta tutto sui social. "Quel giorno ho preso le distanze sociali e ho indossato una mascherina tranne quando ho fatto una foto"
Arriva oggi, mercoledì 12 gennaio 2022, l'ammissione choc di Novak Djokovic: a dicembre, due giorni dopo essere risultato positivo al Covid, il tennista ha violato le regole sull'isolamento per incontrare un giornalista in vista di un'intervista programmata da tempo. "Mi sono sentito in dovere di condurre l'intervista a L'Equipe perché non volevo deludere il giornalista", racconta sul suo profilo Instagram lo sportivo. Sui social Djokovic rivela anche che avrebbe potuto rimandare l'appuntamento, ma non lo ha fatto.
Le accuse di Djokovic
Il numero uno del tennis mondiale garantisce poi che in quell'occasione ha ''preso le distanze sociali e ha indossato una mascherina, tranne - precisa - quando è stata scattata una fotografia". Ma non è finita qui. Nel post su Instagram Djokovic muove anche delle accuse nei confronti del suo agente. Questi avrebbe - secondo quanto racconta il campione - commesso un grave errore nel modulo di viaggio per l'Australia, dove è andato per partecipare agli Open 2022.
Infine, sempre sui social, Novak Djokovic smentisce il fatto di essere andato in giro come se nulla fosse dopo essere risultato positivo al test del 16 dicembre scorso. Quella che si legge su molti giornali e sul web è - sostiene il tennista - tutta "disinformazione". Nei giorni scorsi il campione, non vaccinato, era potuto entrare in Australia poichè in possesso di un certificato di guarigione dal Covid.
Domani la decisione
Solo domani, giovedì 13 gennaio 2022, verrà presa una decisione sul caso Djokovic. Al momento la sua partecipazione agli Australian Open 2022 della prossima settimana rimane sospesa. Il ministro dell'Immigrazione Alex Hawke potrebbe infatti decidere, anche alla luce delle recenti dichiarazioni, di cancellare il suo visto. "Gli avvocati di Djokovic hanno recentemente fornito lunghe ulteriori osservazioni e documentazioni di supporto ritenute rilevanti per la possibile cancellazione del suo visto", fa sapere l'ufficio stampa di Hawke. "Naturalmente - aggiunge - questo allungherà i tempi per una decisione".