Olimpiadi 2022, Italia non boicotterà Giochi di Pechino: "Non possiamo mancare"
Il Presidente del Coni Giovanni Malagò: "Boicottare le Olimpiadi invernali? No alle strumentalizzazioni". E il New York Times commenta: "Se la posizione dell'Italia cambierà sarà un colpo diretto a Pechino"
L'Italia non seguirà l'ultima decisione degli Stati Uniti riguardo alle Olimpiadi 2022: il nostro Paese infatti, al contrario di quanto deciso dalla Casa Bianca, non boicotterà i Giochi invernali di Pechino. Lo riferiscono diverse e attendibili fonti di Governo all'Adnkronos che precisano, tra le altre cose, che proprio nella capitale la Cina passerà il testimone all'Italia per i giochi invernali Milano-Cortina del 2026.
Giochi di Pechino 2022, l'Italia: "Noi non possiamo mancare"
Mentre gli Usa annunciano di essere pronti a boicottare le Olimpiadi invernali non inviando il prossimo 4 febbraio nessuna delegazione diplomatica ai Giochi di Pechino 2022, fonti del Governo italiano rivelano che, al contrario dell'America, "stando così le cose noi non possiamo mancare". Ma il nostro Paese non sarà l'unico a non seguire le orme degli States.
"Quanti Paesi seguiranno il boicottaggio Usa dei Giochi Olimpici di Pechino?", titola il New Tork Times oggi riferendosi in particolar modo a Francia, Germania e Gran Bretagna. "Tuttavia - aggiungono i giornalisti del giornale americano - se la posizione dell'Italia cambierà, sarà un colpo diretto a Pechino. L'Italia ospiterà le Olimpiadi Invernali 2026 e secondo la tradizione olimpica ci si attende che invii dei rappresentanti a questi Giochi, accettando il testimone, come avviene, da una città ospitante a un'altra".
Malagò: "Boicottare i Giochi di Pechino? No alle strumentalizzazioni"
A prendere parola pubblicamente è anche il Presidente del Coni Giovanni Malagò che, al termine degli Atletica Italiana Awards al MAXXI di Roma, rispondendo alla domanda di un giornalista ha detto: "Boicottare i Giochi invernali di Pechino 2022? Bach ha detto che non ci deve essere strumentalizzazione sui Giochi Olimpici e noi siamo aderenti a questa impostazione".
"Penso - ha continuato Malagò - che c'è un Paese che in questo momento di pandemia sta salvaguardando il nostro mondo sportivo facendosi carico di tutti gli oneri. Ci sono dei giochi che prescindono dal mondo dello sport che io rappresento", ha concluso infine il numero uno del Coni.