Morte di Marco Pantani, la Procura apre una terza inchiesta
La Procura di Rimini ha aperto una nuova inchiesta sulla morte del ciclista Marco Pantani. Nel 2016 l'inchiesta bis fu archiviata escludendo l'omicidio
A cinque anni dall'archiviazione dell'inchiesta bis sulla morte di Marco Pantani la Procura di Rimini ha deciso di aprire un terzo fascicolo contro ignoti, che arriva a seguito dell'informativa inviata nel 2019 da parte della commissione parlamentare antimafia. Fu proprio in quell'anno che Fabio Miradossa, ex pusher che nel 2005 patteggiò una condanna per spaccio legata alla morte di Pantani, affermò come secondo lui il ciclista fosse stato ucciso e non fosse morto per un'overdose com'è invece stato certificato dall'autopsia e dalla successiva perizia medico-legale.
Morte di Marco Pantani, aperta terza inchiesta
A commentare l'apertura della terza inchiesta da parte della Procura di Rimini è l'avvocato Fiorenzo Alessi, che ha spiegato: "Se ancora una volta non si riterrà che le indagini possano portare a nulla circa l'ipotesi di omicidio se ne prenderà atto. Se invece questo sviluppo investigativo porterà a dei risultati se ne prenderà altrettanto atto e si farà ciò che è opportuno e doveroso fare. La chiarezza definitiva credo sia sempre qualcosa di auspicabile".
Come dichiarato da Alessi inoltre, l'iscrizione a carico di ignoti risale al 2019 e appare nuova solo "perché viene adesso conosciuta". La speranza è che questa terza inchiesta possa portare a un chiarimento definitivo sulla morte del ciclista, poiché "mamma Tonina vuole 'mettersi il cuore in pace'. La madre di Marco Pantani è stata peraltro già ascoltata dai magistrati che stanno seguendo l'inchiesta.
Pantani non fu ucciso, caso verso l'archiviazione
La testimonianza della madre di Pantani
Proprio in merito alla deposizione della signora Tonina Pantani l'avvocato ha dichiarato: "In questo contesto si inserisce la testimonianza che ha richiesto espressamente di rendere mamma Tonina. Se è stata due ore vuol dire che non sono state due ore di dichiarazioni sentimentali o da madre, probabilmente ha reso dichiarazioni che al magistrato sono sembrate interessanti. Quello che ha dichiarato speriamo servirà alle investigazioni che la Procura di Rimini immagino abbia già fatto. Dal 2019 se il fascicolo è ancora iscritto e non c'è stata nessuna richiesta di archiviazione o diverse vuol dire che ancora le indagini sono in corso".
Marco Pantani fu trovato morto il 14 febbraio del 2004 in una stanza del residence Le Rose di Rimini, ufficialmente per un edema polmonare e cerebrale causato da un'overdose di cocaina e psicofarmaci avvenuta nella tarda mattinata di quel giorno. Conseguentemente al decesso venne subito aperta una prima inchiesta, seguita da una seconda aperta nel 2014 sulla base di un esposto della famiglia del ciclista e chiusa nel 2016 dal gip Vinicio Cantarini. Al momento della chiusura delle seconda inchiesta il giudice scrisse tra le motivazioni che quella dell'omicidio sostenuta dalla famiglia di Pantani fosse solo una "congettura fantasiosa".