Covid: morto Fausto Gresini, motociclismo in lutto
L’ex campione era ricoverato dallo scorso 27 dicembre, aveva 60 anni
Covid: morto Fausto Gresini, motociclismo in lutto
Fausto Gresini non è riuscito a sconfiggere un avversario, ostico e scorretto come il Covid-19. La comunicazione è arrivata direttamente dal suo team: "La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo due mesi di lotta al covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti, Ciao Fausto". Dopo una notte convulsa e le prime notizie drammatiche del suo decesso con relative smentite, è arrivata oggi la notizia che non vorresti: l'ex campione di motociclismo ci ha lasciati, vinto dal Covid a soli 60 anni.
Dopo quasi due mesi di lotta in ospedale, vissuti con continui alti e bassi, il Covid si è portato via uno dei personaggi più importanti e conosciuti del motociclismo italiano. Fausto Gresini aveva contratto il virus a dicembre e dopo un primo periodo in isolamento, era stato ricoverato presso l’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola per poi essere trasportato, il 30 dicembre all'ospedale Maggiore di Bologna, dopo un peggioramento delle sue condizioni. Da lì è iniziato il suo calvario, prime le cure e la raggiunta negatività al Covid, poi i peggioramenti, la sedazione e infine quella polmonite interstiziale. Questa infezione ai polmoni poi ha avuto il sopravvento, con un peggioramento del 18 febbraio con "insufficienza respiratoria e complicanze che hanno reso il quadro clinico critico", come riferisce l'ospedale nell'ultimo comunicato.
Fausto Gresini è stato due volte campione del mondo da pilota nel 1985, con la 125. Nato a Imola, esordì nel motomondiale partecipando al Gp delle Nazioni del 1982, che non concluse a causa di un ritiro. Nel 1986 si aggiudicò quattro Gp (in Spagna, Europa, Svezia e Germania), ma fu superato, un suo grande rimpianto, insieme a quello di non aver mai corso in 250, di sole 12 lunghezze da Luca Cadalora, che si laureò campione del mondo. La rivincita nel 1987, quando si aggiudicò 10 delle 11 gare in calendario. Divorziò alla fine del 1988 dalla Garelli e passò all'Aprilia, poi alla Honda. E dopo essersi ritirato nel 1997, ha avuto una carriera da manager top delle due ruote, fondando il team che porta il suo nome e di cui era team principal: ha trionfato in Moto3, 250, Moto2 e MotoE ed è ora presente in MotoGp con l'Aprilia. Correva per lui, con la Honda, Marco Simoncelli, quando morì nel 2011 a Sepang.
Tanto il dolore e il cordoglio arrivati da tutto il mondo del motociclismo e dello sport in generale. Tra i primi a ricordarlo, con uno dei messaggi più commoventi, il figlio Lorenzo sulla propria pagina Facebook: "Bà! Ti amo immensamente".