Dopo la sera, “BellaMa’” scivola anche sul pomeriggio. E Rete 4 gongola

Pierluigi Diaco, archiviata la chiusura anticipata del suo programma serale, incassa una settimana da dimenticare anche nel pomeriggio con "BellaMa’", il talk di Rai2 che fatica sempre più a trovare la propria identità (e il suo pubblico).

Dal 23 al 27 settembre, la fascia pomeridiana è diventata un terreno di sconfitta sistematica: il pubblico, infatti, premia con costanza "Diario del giorno" su Rete4, il talk quotidiano politicamente scorretto ma televisivamente efficace, che ha ormai consolidato la sua posizione in quella fascia oraria.

I numeri del confronto parlano chiaro:

Venerdì 27 settembre: "BellaMa’" si ferma al 4,61% di share con 425.000 spettatori, mentre “Diario” vola al 6,76% e 625.000 telespettatori.

Giovedì e mercoledì: stesso copione. Diaco resta sotto il 5%, mentre Rete4 mantiene un solido vantaggio.

Il punto più basso arriva martedì 23, con appena il 3,54% di share e 315.000 spettatori.


Format sentimentale, ritmo lento, citazioni e silenzi d’autore: il mix di BellaMa che aveva incuriosito agli esordi ora sembra non funzionare più. Il pubblico pomeridiano, evidentemente, cerca altro.

Nel frattempo, in Rai tutto tace. Nessuna comunicazione ufficiale, solo un generico “vedremo” nei corridoi di Viale Mazzini. Ma le voci si rincorrono: anche l’esperienza pomeridiana di Diaco finisce sotto osservazione della dirigenza Rai.

Per la dirigenza Rai cara a Giorgia Meloni sono ormai più i programmi che vengono chiusi che quelli che vengono "aperti". Nessuna novità introdotta dall'attuale dirigenza di destra (compresi i programmi voluti dalla stessa "destra" quando al vertice Rai c'era ancora Salini) è riuscita finora a superare l'unico test che conta: quello del pubblico e degli ascolti TV.