VENEZIA 82, JAY KELLY con George Clooney: un attore in viaggio fra passato e presente nella solitudine di una fama conquistata a caro prezzo
Storia di un attore, acclamato dal mondo per bravura e bellezza, con il vuoto esistenziale di chi, agli affetti, ha preferito il successo professionale; il film in concorso non decolla_voto: 6,5
George il bello impossibile e bravo da applausi scroscianti porta sugli schermi della Laguna la storia proprio di un attore, ma il prodotto non convince. Il motivo? Non è chiaro.
Jay Kelly è un film in concorso all' 82° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera (27 agosto – 6 settembre 2025).
TRAMA
Jay Kelly è un famoso attore cinematografico, legato al devoto manager Ron, con il quale affronta un viaggio in treno - mezzo di trasporto raro per la star - che si trasforma in un lungo spostamento, anche, nella memoria più recondita dell'uomo.
Fra una carrozza e l'altra, Jay rivive ricordi che, in parte, erano nascosti nei meandri della sua mente, oltre che del suo cuore.
Lontano dal suo paese, il protagonista attraversa l’Europa, l'amata Italia inclusa, e fa i conti con le scelte fatte in passato e le decisioni prese, soprattutto, per realizzarsi professionalmente, a svantaggio di amicizie storiche e affetti famigliari.
Anche Ron si ritrova costretto ad affrontare il passato attraverso un presente duro e non previsto e la scoperta, difficile da digerire, che cose e persone, se non cambiano, talvolta si rivelano per ciò che sono veramente, mostrando una parte brutta della loro essenza.
Entrambi gli uomini pongono a se stessi la domanda sul loro lascito alle generazioni future, dunque sul senso del loro operato esistenziale.
REGISTA
Il regista sottolinea come, trattandosi Jay Kelly di un attore, il tema del film sia l’identità: "Come recitiamo la nostra parte? Qual è lo scarto tra chi abbiamo deciso di essere e chi potremmo effettivamente essere? Jay Kelly parla di cosa vuol dire essere se stessi".
(tratto da contenuto press material Venezia 82)
RECENSIONE
Non decolla Jay Kelly.
Regia e cast non sono all'altezza? No, lo sono eccome! Sceneggiatura e dialoghi falliscono? Forse un pò, ma stiamo sempre nuotando nello stagno della professionalità e della qualità di scrittura. E il ritmo funziona? Ecco, forse quello, qui e là, non sufficientemente.
Purtroppo, giocano contro anche le aspettative, visto che a interpretare il ruolo principale del film è il bel domiciliato del Lago di Como nonché l'amante del caffè più celebre oggi in Italia(!) e il re del "No Martini, no party" .
Fatto sta che, se non sarà un errore andare al cinema a vedere Jay Kelly per i messaggi, per sostenere il cinema - che non deve morire! - e per George, tuttavia non siamo di fronte a un film imperdibile, né del livello del suo stesso protagonista. Ma a George perdoniamo anche un film non eccezionale, del resto i suoi primi piani valgono sempre il biglietto acquistato.
CONCLUSIONE
Il film arriverà nelle sale italiane il prossimo 19 novembre. Voto: 6,5.
Andiamo ad affollare le sale cinematografiche italiane, perché un televisore o lo schermo di un computer, anche giganti, non potranno mai sostituire le atmosfere del cinema. Uscire di casa, nel 90% delle volte, fa meglio che stare chiusi fra le mura domestiche.