Venezia 82, in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema capolavori del passato restaurati e Venezia Immersive con la realtà virtuale

In pre-apertura della Mostra del Cinema, la proiezione di Queen Kelly (1929) di Erich Von Stroheim, con la partitura originale di Eli Denson eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble

18 restauri, realizzati nell’ultimo anno, di opere provenienti da cineteche, istituzioni culturali e produzioni

18 restauri, realizzati nell’ultimo anno, di opere provenienti da cineteche, istituzioni culturali e produzioni: li vedremo in anteprima mondiale all’82ª Mostra del Cinema di Venezia. Si va dal western, con Quel treno per Yuma di Delmer Daves e Il marchio del rinnegato di Hugo Fregonese, alla commedia, con l’irresistibile Jerry Lewis di Il delinquente delicato. Joseph L. Mankiewicz, in Amaro destino, dirige Edward G. Robinson nei panni di un banchiere italo-americano, mentre Stanley Kubrick ha affidato a James Mason e Sue Lyon i ruoli principali del suo Lolita, dal romanzo di Vladimir Nabokov. Nella selezione brillano poi Destino cieco di Krzysztof Kieślowski, prodromo del celeberrimo Decalogo, Matador dell’allora giovane Pedro Almodóvar e Il porto delle nebbie, il capolavoro di Marcel Carné con Jean Gabin e Michèle Morgan, premiato alla Mostra del Cinema del 1938. Sarà il regista Tommaso Santambrogio (Taxibol, Gli oceani sono i veri continenti) a presiedere la Giuria di 24 studenti (indicati dai docenti dei corsi di cinema delle università italiane, dei DAMS e della veneziana Ca’ Foscari) che – per il dodicesimo anno – assegnerà il Premio Venezia Classici per il miglior film restaurato, oltre a premiare il miglior documentario sul cinema tra i nove presentati all’interno della Sezione, dove spiccano Megadoc di Mike Figgis, Boorman and the Devil di David Kittredge ed Elvira Notari: oltre il silenzio di Valerio Ciriaci.«Anno dopo anno, il programma di Venezia Classici si propone di acquisire una sempre maggiore apertura, da un lato verso i grandi capolavori e i maestri indiscussi della storia del cinema, e dall’altro spingendo alla scoperta – o alla riscoperta – di titoli e autori caduti in un cono d’ombra ingeneroso. Il tentativo è di restituire parte della ricchezza del grande cinema, senza trascurare l’attenzione ai suoi generi, come testimoniano ad esempio i quattro film italiani della nostra selezione. Si va da un fondamentale titolo del neorealismo come Roma ore 11 di Giuseppe De Santis, da tempo ormai sottratto alla sottovalutazione iniziale, a una perla ritrovata del cinema di genere nostrano come Lo spettro che Riccardo Freda firmò con lo pseudonimo di Robert Hampton, passando per due diverse ma altrettanto interessanti declinazioni della commedia all’italiana: Il magnifico cornuto di Antonio Pietrangeli, con uno straordinario Ugo Tognazzi, e Ti ho sposato per allegria, il film che Luciano Salce diresse portando al cinema, con Monica Vitti protagonista, l’omonimo testo di Natalia Ginzburg. Il restauro ha consentito a Cinecittà di reintegrare due sequenze tagliate dalla censura, che si credevano perdute». Così il direttore Alberto Barbera ha spiegato lo spirito della selezione di 

Alla Mostra del Cinema torna anche Venice Immersive, la sezione di Extended Reality (XR) divenuta, nelle parole del direttore Alberto Barbera, un riferimento «per tutti coloro che si occupano di realtà virtuale e delle sue possibilità di creazione», nonché, ha aggiunto, «di distribuzione, perché finalmente si stanno cominciando a costruire i prodromi di un mercato distributivo anche per la realtà immersiva». Sarà possibile immergersi nella relatà virtuale alla Venice Immersive Island (Isola del Lazzaretto Vecchio), con una nona edizione che conta 69 progetti da 27 Paesi, di cui 30 in Concorso, 34 per Best of Immersive (divisa in Best of Experiences e Best of Worlds) e 5 da Biennale College Cinema – Immersive. L’Italia è in competizione con Black Cats & Chequered Flags di Elsiabetta Rotolo e Siobhan McDonnell e con Alien Perspective di Jung Ah Suh e Cristina Rambaldi (co-prodotto assieme agli USA), mentre le altre proposte spaziano dalla Cina di Mulan2125 alla Francia di Danse Danse Danse – Matisse. Tra le presenze il regista di The Bourne Identity Doug Liman con Asteroid e il premio Oscar Edward Berger, Fuori concorso con Submerged, primo film immersivo di Apple Vision Pro. A valutare i progetti in gara la Giuria formata da Eliza McNitt, Gwenanel François e Boris Labbé.