Al Bano torna a cantare in Russia e dichiara di non temere accuse o proteste
Il concerto si terrà a San Pietroburgo il 20 giugno e l'artista pugliese porterà con sé Iva Zanicchi
Al Bano tornerà a cantare in Russia. L’artista pugliese lo ha confermato annunciando un concerto a San Pietroburgo il 20 giugno e sarà la prima volta da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. Lo farà, dice, per la pace, consapevole delle polemiche che questa sua scelta scatenerà e delle accuse che gli arriveranno di essere amico di Vladimir Putin. “Io sono amico di coloro che percepiscono la bellezza del sostantivo pace, e coloro che amano la pace devono intervenire anche con questo tipo di azioni", ha detto in un’intervista. E Al Bano non sarà solo: "Ho invitato a venire anche Iva Zanicchi, che verrà con me e i miei musicisti", ha aggiunto. Quella di Al Bano è una scelta che interrompe la pausa che lui stesso aveva deciso di prendersi dai concerti in un Paese in cui ormai da anni è una star e dove era stato presentato anche al presidente Putin. Dopo l’invasione dell’Ucraina, infatti, Al Bano aveva deciso di non recarsi più in Russia fino a che non si fossero "calmate le acque" e non fosse "arrivata la parola pace". Ora il cambio di rotta: "Secondo me la pace sta arrivando - ha detto per spiegare la sua scelta - e tutti i fautori della pace devono intervenire, perché la guerra è una tragedia per tutti, anche per noi. I politici fanno il loro mestiere, ma tutti devono intervenire perché la parola guerra sia cancellata dal vocabolario umano. La guerra impoverisce, uccide, e molte mamme non vedranno più tornare i loro figli". L’idea del nuovo concerto arriva da lontano. Qualche tempo fa, Al Bano aveva detto: "Ho ricevuto un bellissimo messaggio dalla persona che è stata il mio impresario in Russia, che mi ha fatto cantare quattro volte per Putin, il quale mi ha detto 'tieniti pronto per fine agosto o inizi di settembre perché faremo il concerto per la pace'". Il progetto era per un live sulla Piazza Rossa a Mosca, ma il concerto è stato anticipato e spostato a San Pietroburgo.