Festival di Sanremo, bando terminato, Rai unica emittente a partecipare, nessuna manifestazione di interesse da Mediaset, Discovery e altre
Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, conferma che alle 12:30 è scaduto il tempo per presentare la proposta per candidarsi all'organizzazione del Festival di Sanremo 2026, 2027 e 2028 e la Rai è stata l'unica a presentare una busta
Alle ore 12:30 del 19 maggio 2025 è scaduto il bando per organizzare il Festival di Sanremo 2026/2027/2028 e l'unica offerta è stata quella della Rai, nessuna manifestazione di interesse per la gestione e la trasmissione da altre emittenti come Mediaset e Discovery. Ora si attende la decisione del Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che aveva obbligato il Comune a fare una gara per l’utilizzo del marchio.
Festival di Sanremo, bando lanciato dal Comune scaduto: Rai unica a partecipare
Oggi il bando lanciato dal Comune, in ottemperanza alla sentenza del Tar che lo ha obbligato a fare una gara per l’utilizzo del marchio, è scaduto e l'unica società che ha presentato una busta è stata la Rai.
"Se le verifiche di congruità e delle procedure giuridiche in corso confermeranno l'esito delle procedure sulla manifestazione del Festival di Sanremo, si aprirà poi la fase di negoziazione prevista dal bando - commenta il sindaco della città dei Fiori, Alessandro Mager -. Certamente quello di oggi è stato un passaggio chiave e come amministrazione possiamo dirci soddisfatti di questo esito".
Atteso il Consiglio di Stato sulla sentenza del Tar che aveva obbligato il Comune a fare una gara
I giudici amministrativi liguri avevano dichiarato illegittimo l'affidamento diretto. L'azienda aveva risposto: "Nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale".
Il 22 maggio è prevista la pronuncia del Consiglio di Stato che deve esprimersi sulla sentenza del Tar che aveva obbligato il Comune a fare una gara per l’utilizzo del marchio. Se il CdS ne annullasse il merito, allora la gara salterebbe del tutto, e la Rai tornerebbe a essere il partner del Comune, così com’è stato finora. Se invece la sentenza di primo grado venisse confermata, il bando resterebbe attuale, con tutte le sue condizioni.