Addio a Nadia Cassini, morta a 76 anni l'attrice icona sexy della commedia all'italiana degli anni '70, sposò il conte miliardario Igor Cassini Loiewski

Lasciata la famiglia in giovane età, Nadia si mantenne attraverso diversi lavori, come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella e indossatrice. In tale periodo fu anche amante dello scrittore belga Georges Simenon, che aveva 46 anni più di lei

Addio a Nadia Cassini, è morta a 76 anni l'attrice, showgirl e cantante, icona delle commedie sexy all'italiana tra gli anni '70 e '80. Nadia deve il suo cognome al matrimonio durato dal 1969 al 1972 con il conte Igor Cassini Loiewski, di professione giornalista, fratello dello stilista Oleg Cassini. 

Nadia Cassini, morta a 76 anni l'attrice icona sexy della commedia all'italiana

Nadia Cassini è morta martedì 18 marzo 2025 a Reggio Calabria all'età di 76 anni. All'anagrafe Gianna Lou Müller, nacque durante una tournée dei genitori a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949. Il padre era statunitense di origini tedesche, Harrison Müller, e la madre statunitense di origini italiane, Patricia Noto, entrambi ballerini e attori di vaudeville. Il nonno materno, Gianni Noto, era siciliano. Lasciata la famiglia in giovane età, Nadia si mantenne attraverso diversi lavori, come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella e indossatrice. In tale periodo fu anche amante dello scrittore belga Georges Simenon, che aveva 46 anni più di lei.

Nel 1968 sposò il conte statunitense di origini italiane e russe Igor Cassini Loiewski, noto come giornalista con lo pseudonimo di Cholly Knickerbocker e fratello dello stilista Oleg. Quando il marito andò a Roma per aprire e gestire la casa di moda del fratello, Nadia lo seguì. A partire dal 1970 ottenne alcuni piccoli ruoli cinematografici, tra cui uno in Il divorzio di Romolo Guerrieri; nello stesso anno, appena ventunenne, venne scelta dal regista Piero Vivarelli come protagonista del film erotico Il dio serpente, che riscosse un enorme successo nelle sale cinematografiche, divenendo poi un cult movie, grazie alla fotografia di Benito Frattari, ma soprattutto alla colonna sonora di Augusto Martelli, il cui brano Djamballà ebbe risonanza internazionale.

Nel 1971 divorziò dal marito negli Stati Uniti quindi si trasferì prima in Grecia poi a Londra con l'attore greco Yorgo Voyagis, dal quale ebbe una figlia e con il quale dopo si sposò. Nel 1988, avanti il tribunale di Milano, assistita da un avvocato, si separò dal marito greco e si accordò di affidare la figlia Cassandra al padre.

Interpretò ruoli in diversi film della commedia sexy all'italiana degli anni '70 e '80. Tra i primi film al cinema Il divorzio, regia di Romolo Guerrieri (1970), Il dio serpente, regia di Piero Vivarelli (1970), Mazzabubù... Quante corna stanno quaggiù?, regia di Mariano Laurenti (1971). Tra gli ultimi Tutta da scoprire, regia di Giuliano Carnimeo (1981), L'assistente sociale tutto pepe..., regia di Nando Cicero (1981), Giovani, belle... probabilmente ricche, regia di Michele Massimo Tarantini (1982).