"Costruito attorno al bellissimo filmato in 16mm dell’unico concerto completo che John tenne dopo aver lasciato i Beatles (digitalizzato e rimasterizzato con una qualità tale da renderlo irriconoscibile per quelli che ricordano la versione uscita in VHS negli anni Ottanta), spero che il film faccia conoscere al pubblico una versione più intima di John e Yoko, con una riflessione anche sui loro lati politicamente radicali e sperimentali". Così si è espresso MacDonald. (press material Venezia 81)
A Venezia 81, "One to One: John e Yoko" apre la porta sull'inedito dell'unione Lennon-Ono con un faro su Yoko
Nel documentario del Premio Oscar MacDonald, le telefonate mai diffuse prima e una ricostruzione dei fatti con il punto di vista della "Jap w**re": così veniva additata Yoko Ono, solo perché compagna dell'indimenticabile John Lennon. Voto: 9
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Foto in copertina: i due protagonisti del film "ONE TO ONE: JOHN & YOKO" di Macdonald presentato a Venezia 81. Fonte/credits: press material, 93768-ONE_TO_ONE_JOHN_YOKO-John_Lennon_and_Yoko_Ono (Biennale Venezia 81)
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A Venezia 81, è approdato un meraviglioso documentario su un artista che fa ancora fortemente battere il cuore e fa volare alto con i sogni, sempre nel nome della pace. Basti pensare che cantava - vengono i brividi anche solo a ricordarne le note iniziali - "Imagine all the people livin' life in peace. You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one". Lui, naturalmente, era e continua ad essere John Lennon.
"One to One: John & Yoko" è capace di stringere il cuore del pubblico, regalandogli, per 100 minuti, intensi e vibranti, le emozioni del suo cantato e dei suoi brani, anche di quelli eseguiti con l'amata Yoko Ono, che qui è forse la vera protagonista, sempre volutamente un passo indietro rispetto a John, ma, per tutto il resto, fiera e determinata nel dare voce a sè, mettendosi in prima linea. E questa è la novità: sentiamo da Yoko Ono la sua memoria di John, le vicissitudini, alcune non belle, legate al fatto di stargli accanto ufficialmente ed affettivamente, la sua verità sulla loro unione, innanzitutto di idee e valori.
Dall'unione fra John e Yoko nacque, 49 anni fa, Sean Ono Lennon, che è parte integrante del prodotto di qualità diretto da MacDonald. La somiglianza dell'uomo con il padre non passa inosservata.
Sono 100 minuti di ritmo e storia, confessioni e condivisioni (per l'appunto, quelle di Yoko Ono), di nostalgia per il tempo che fu (cosa che unisce tutti). Sono 100 minuti magicamente diretti dal regista scozzese e Premio Oscar Kevin MacDonald, insieme al montatore Sam Rice-Edwards.
Macdonald ha dichiarato di avere bene impresso nella sua memoria il ricordo potente di John Lennon mentre si esibiva, con al suo fianco l'amatissima Ono, al concerto di beneficenza "One to One", indetto per i bambini con bisogni speciali e al quale si è ispirato il regista per il titolo del suo documentario. Era il lontano 1972 e la coppia performava, nella Grande Mela, al Madison Square Garden, in quella che fu poi ricordata come l'unica esibizione a tutto palco dopo la fine dei Beatles. L'ultimo album inciso dalla band fu "Let it be": questo titolo non sembra aver funzionato come monito fra loro per restare assieme.
TRAMA
Il documentario di MacDonald, presentato fuori concorso all'81° Mostra del cinema di Venezia, si incentra su quella vita di John e della compagna trascorsa nella New York post-Beatles e rivela punti di vista molto diversi da quelli propri della cattiveria popolare che, più volte, si è abbattuta contro Yoko.
La donna racconta, infatti, che "mi davano della poco di buono, poi della strega, mi dicevano che ero brutta - invece sono bella - soltanto perché stavo con l'uomo più potente del momento".
La vita con una grande star talvolta richiede un enorme coraggio e una vasta generosità, ancor più se si è donne, specie nel secolo passato.
Il documentario naviga nel mondo musicale e personale della coppia Lennon nella New York anni Settanta, ossia quando i due vi si erano trasferiti a vivere.
Nell'America del '72, la situazione storico-social-politica non era delle più rosee: i due protagonisti esprimevano chiaramente, sia in privato che in pubblico, la comune posizione assunta, quella pacifista.
Tanto è il materiale inedito di cui si gode, guardando il documentario. Innanzitutto, gli audio delle telefonate di Lennon e Ono e fra i due innamorati, recuperati dagli archivi personali, come pure alcune riprese fatte in casa, un pò amatoriali, dalla coppia; poi, i remix ad opera del figlio Sean degli audio di alcuni concerti; infine, i filmati restaurati. Il cuore del film restano i filmati in 16 mm del concerto "One to One".