Capitan America e la dittatura della cancel culture: nero e gender fluid è bello
É uscito da qualche ora il trailer del nuovo blockbuster firmato Marvel, l'ennesima produzione americana che vuole "mischiare" i colori in tavola
Se gli americani non cambiano le carte in tavola, non sono contenti. Vittima delle imposizione idiote della cancel culture che vuole l'uomo bianco etero come il male da abbattere, anche Hollywood inizia a cedere dopo Netflix, Disney e Amazon Prime.
Per carità, qui non diciamo che non ci piacciano gli attori di colore, ci mancherebbe, i nomi delle superstar negre che adoriamo sono tantissimi, ma ne facciamo una questione di principio.
Perché Hollywood deve stravolgere tutto? Perché deve imporci una figura diversa dall'originale al solo scopo di far contenti i fanatici di una certa fazione?
Come viene rappresentato nel fumetto il Capitan America che tutti conosciamo? Alto, bello come un Apollo, fisico statuario e biondo, non bassino e negro. E no, però quel Capitan America è antiquato e figlio del patriarcato maschio e omofobo, allora va cancellato, perciò beccatevi la versione palestrata di Kunta Kinte.
Ora non ci resta che aspettare in ordine sparso: Batman gay, Hulk trans e Biancaneve non binaria, dopo di che siamo a posto e possiamo attendere sereni l'Apocalisse, tanto l'essere umano si sarebbe bruciato gli ultimi neuroni.
Di Aldo Luigi Mancusi