Rai, Rossi: "Nessun comportamento antisindacale dell'azienda". Monica Setta conquista il 7,1% di share

"Non vi è stato alcun comportamento antisindacale da parte dell'azienda, ma la spontanea presenza sul posto di lavoro da parte di numerosi giornalisti che ha consentito di attivare i processi editoriali e mandare in onda i tg". Lo ha detto il direttore generale corporate della Rai, Giampaolo Rossi, durante l'audizione in Commissione parlamentare di Vigilanza Rai. "Una presenza legittima, come previsto anche da una storica e inequivocabile sentenza della Corte costituzionale, che nel '69 ha equiparato il diritto di scioperare a quello di non farlo", ha sottolineato Rossi. Lo sciopero "ha riscontrato un'adesione del 56% del totale dei giornalisti, il 71% se si calcola sul personale previsto in turno nella giornata. Probabilmente se l'adesione fosse stata più alta non ci sarebbero stati i mezzi per poter mandare in onda i tg, ma la partecipazione allo sciopero non è stata tale da non consentire ad alcuni direttori di poter mandare in onda le edizioni più importanti". Secondo il dg "quello che è accaduto è da parte dell'azienda un valore enorme di libertà e di pluralismo, aver garantito il diritto allo sciopero e anche, in discontinuità rispetto al passato, aver garantito ai cittadini l'informazione prevista dal servizio pubblico". 

"In queste ore ci sono state alcune giornaliste della Rai, del tg1 in particolare, che non hanno aderito allo sciopero, tra cui la giornalista Laura Chimenti che ha letto le edizioni del tg1, che sono state oggetto di aggressioni violentissime e di minacce di morte persino sui social. Mi piacerebbe che la Commissione esprimesse la sua solidarietà nei confronti delle giornaliste che hanno deciso di lavorare e che invece stanno subendo un'aggressione per il clima che si è venuto a creare per questo sciopero esagerato". Lo ha detto il dg Rai Giampaolo Rossi nel corso dell'audizione in Vigilanza, a proposito dello sciopero di lunedì 6 maggio. "Auspico -ha aggiunto Rossi- che la Commissione esprima solidarietà alle colleghe che il giorno hanno deciso di lavorare". 

"Abbiamo letto ricostruzioni farneticanti sull'addio di Amadeus. La più grande motivazione è sempre dettata da nuovi stimoli e una sorta di maggiore autonomia nella costruzione dei programmi. Non c'è stata nessuna fuga, le regole sono dettate dal mercato". Lo ha detto il dg Rai, Giampaolo Rossi, in audizione in Commissione di Vigilanza. "La Rai ha vincoli maggiori che rendono difficile competere con soggetti che si muovono liberamente sul mercato - ha proseguito -. La perdita dei talent viene ripagata dalla capacità di attrarne altri, come Giletti, Alessia Marcuzzi e Chiambretti. E' un mercato in ebollizione e sarà interessante vedere come evolverà".

"Lo sciopero ha riscontrato un'adesione del 56% su tutti i giornalisti e del 71% se si considerano i presenti. Se l'adesione fosse stata piu' alta non sarebbe stato possibile mettere in onda i tg". Lo ha detto il dg Rai, Giampaolo Rossi, in audizione in commissione di Vigilanza. Rossi ha rivendicato che la Rai "ha garantito il diritto allo sciopero ma anche, in discontinuita' dal passato, ha garantito il servizio pubblico ai cittadini". Quindi, ha concluso: "Se l'adesione dello sciopero fosse stata piu' alta non avremmo potuto mandare in onda le edizioni piu' importanti dei tg". 

Monica Setta con Storie di donne al bivio debutta in 2 serata e conquista il 7.1% di share con quasi 700mila teste. La media del programma, che costa in media 7mila euro, è superiore al 5 per cento. Ma la Setta chiuderà il 6 giugno Generazione z dopo 36 puntate con la stessa media del 5.1. E intanto Monica si prepara a Storie di donne al bivio estate che parte il 13 giugno fino a fine agosto...