Chiara Ferragni "divorzia" anche dal manager Fabio Maria Damato "al quale dovrà pagare 4 mln di liquidazione"

Per la blogger i guai sembrano non voler finire, così dopo il caso del pandoro e la separazione da Fedez, ce n'è un'altra all'orizzonte; quella dal suo storico manager che rischia di essere molto salata in termini economici

I guai per Chiara Ferragni sembrano essere diventati come una nota marca di carta igienica: non finiscono mai. Nonostante i suoi sforzi e la sua apparente calma, all'imprenditrice digitale è rimasto ben poco e recuperare credibilità in questo contesto è assai problematico. Soprattutto con il caso giudiziario del pandoro Balocco alle porte, appena iniziato. Al momento nessuno scenario è ipotizzabile, neanche quello relativo al destino delle sue attività. E non solo. Infatti nel calderone dell'affaire con lo zucchero a velo, dai contorni di truffa aggravata, è finito anche colui che per anni lei ha definito il suo "braccio destro e sinistro", ovvero lo storico manager Fabio Maria Damato. Anche lui, al pari di Alessandra Balocco, rischia di essere travolto da tutta questa vicenda. 

Ferragni "divorzia" anche dal manager Fabio Maria Damato al quale "dovrà pagare 4 mln di liquidazione"

Quella di Damato è stata una figura quasi ombra per Chiara Ferragni, la coppia ha vissuto per anni praticamente in simbiosi a tal punto da avere scatenato le malelingue su chi fosse il vero marito dell'ex infleuncer. Ma il divorzio dallo stretto collaboratore si è consumato ben prima rispetto a quello con il suo vero coniuge. Sembrerebbe che dal 15 dicembre abbia fatto perdere tracce e contatti. Il manager ha smesso anche di utilizzare i social dove prima di quella data era molto presente e attivo. Zero post e storie molto saltuarie. Intanto secondo Fedez la responsabilità di quanto accaduto è da attribuire a Fabio Damato, dichiarazione forse dettata dal rancore. Poi, però, ci sono i fatti e secondo alcune fonti "il sodalizio si sarebbe allentato e potrebbe comportare il pagamento di una liquidazione". Che per la Ferragni potrebbe comportare l'ennesima mazzata sulla sua condizione economica che inizierebbe seriamente a vacillare, soprattutto se la cifra di 4 milioni di euro dovesse essere confermata. Una liquidazione per niente banale ma in linea con ciò che Damato è stato: manager di tutto il gruppo Ferragni, oltre che figura chiave e di primaria importanza in tutti i processi decisionali. È stato l'alter ego dell'imprenditrice, il deus ex machina di gran parte delle scelte, il suo consulente e il suo pigmalione. 

Si parla di un ricco e corposo assegno a sei zeri

"Si parla di un assegno a sei cifre, da quando è uscita l’indagine non si sono più visti", è quanto sostiene Gabriele Parpiglia. Lo ha detto ad Rtl 102.5 dove è intervenuto alcuni giorni fa, fornendo anche ulteriori dettagli sul fatto che Damato avrebbe già presentato le sue dimissioni e "chiesto 4 milioni di euro". Una versione che trova conferma anche tra le solite gole profonde. Intanto la Ferragni sarebbe alla ricerca di nuovi soci, come dal Giornale d'Italia già anticipato, ma l'operazione non è per nulla semplice: oggi "investire" su Chiara Ferragni è un rischio ad elevato coefficiente di perdite.