Serena Bortone: "Il mio Che sarà, su Raiuno, paga la fascia oraria complicata, accetto la chiusura di Oggi è un altro giorno"
Tra un programma in chiusura e un altro dagli ascolti bassi non è un buon momento per uno dei volti più in vista e più accreditati della Rai. Partita dall'edizione estiva di Agorà è presto sbarcata su Raiuno
Serena Bortone è senza dubbio uno dei volti più in vista del piccolo schermo. Un volto Rai in cui da anni presta servizio. Partita dalla terza rete, ha velocemente scalato le vette tanto da essere arrivata a condurre, non senza difficoltà, due programmi di cui uno (Che sarà) collocato nella fascia oraria dove Maria De Filippi la fa da padrona con il suo Uomini e Donne. Mentre l'altro (Oggi è un altro giorno), addirittura chiuso. Apparentemente senza alcuna spiegazione, tanto che qualche maligno aveva ipotizzato una "punizione" politica essendo la Bortone dichiaratamente di sinistra. "La motivazione delle scelte aziendali spetta a chi le compie, non a me che sono un soldato e le rispetto", taglia corto la conduttrice
Serena Bortone dimezzata: chiuso Oggi è un altro giorno, male Che sarà
Ed a proposito di "Che sarà", la giornalista ha le idee più chiare: "Stiamo prendendo le misure in uno spazio difficile e i segnali sono incoraggianti. Io cerco di fare un programma identitario per Raitre in cui sono cresciuta, quella di Angelo Guglielmi, fatta di autenticità, verità, riflessione, attenzione agli ultimi". Serena Bortone conferma la totale libertà di espressione e di pensiero che in Rai non sono mai mancate e continuano ad esserci, anche dopo essersi proclamata antifascista durante una puntata del suo programma. La reazione dei dirigenti? "Nessuna. Ho detto solo che sono libera proprio perché antifascista; se fossi fascista non potrei essere libera. È un ragionamento logico e una verità tautologica".
Tra amori e anni '80 il passato della conduttrice
"Ho avuto due grandi amori, senza ombra di dubbio. Ho avuto due convivenze e ora sono single, con una grande famiglia diffusa di amici. Sono sempre circondata da affetto, non so che cosa sia la solitudine. Negli ultimi anni, ho imparato anche a viaggiare da sola. Con ironia, dico: non è mai troppo tardi per avere un’infanzia felice".