Rai, ma cosa scrive il Corriere della Sera sugli ascolti dei Tg? Tutto Sanremo minuto per minuto su Rainews. Floris con diMartedì batte tutti. Su Radio Tre la musica è colta. E a Rai Kids....
La domanda che gira fra gli addetti ai lavori è semplice: questi dati sugli ascolti dove sono stati presi e soprattutto che periodo riguardano ? In effetti quanto è stato pubblicato nei giorni scorsi dal Corriere della Sera non corrisponde ai dati che la Direzione Marketing della Rai diffonde settimanalmente. E se il riferimento è a un giorno soltanto, domenica 4 febbraio, allora peggio mi sento, direbbero gli esperti di analisi di share e telespettatori. Un solo giorno non fa testo. Tanto per iniziare nell'ultima settimana il tg1 delle 13.30 cresce quasi dell'uno per cento, molto più del tg di La 7 che cresce solo dello 0.3%, e dieci volte più del TG5 che guadagna lo 0.1%. Stesso discorso per le 20, +0.2& mentre La 7 effettivamente cresce di 1.1%. Sempre il Corriere scrive che il Tg3 cresce dello 0.1% (un giorno ? una settimana ? Un anno ?) ma dai dati del Marketing Rai alla sera perde lo 0.3% sia nella settimana dal 29 gennaio al 4 febbraio, sia nel rapporto anno su anno, ovvero dal 1 gennaio a ieri, 5 febbraio. Tutti i telegiornali hanno quindi perdite più lievi di quanto viene evidenziato, anche se i dati anno su anno segnalano effettivamente la crescita dell’1.1% del Tg di Enrico Mentana. L’enfasi con cui si parla della crescita della tv di Urbano Cairo, guarda caso stesso editore del Corsera, suona un po' ridondante, ma ci sarà certamente un motivo.
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E dopo Sanremo? Nella gara degli ascolti tv tra tutti gli altri programmi, escluso l’evento monstre di Rai 1, nella serata del martedì non c’è né la Rai, né Mediaset con la sua ammiraglia Canale 5 e le altre reti del gruppo, ma c’è LA7 con Giovanni Floris. Il suo programma, diMartedì, batte tutti con una puntata solida, con Bersani e Schlein a presidiare il fronte sinistro, Calenda quello del centro, e Bocchino, Ronzulli, Cattaneo, Mazza e Corsaro, quello destro e i battitori liberi Carlo Rossella e Alessandro Di Battista. Nel martedì più difficile dell’anno, Floris assicura alla rete di Urbano Cairo il secondo gradino del podio tra le tv generaliste sintonizzando sulle frequenze di La7 quasi un milione di spettatori, 947 mila, per uno share del 4,4%. Per dire, la concorrente diretta, Bianca Berlinguer con E’ sempre Cartabianca su Rete non arriva nemmeno alla metà, col 2% e 382 mila spettatori. Affondata e già eliminata dal palinsesto proprio da ieri sera l’altra concorrente diretta, Nunzia De Girolamo su Rai3 con Avantipopolo, chiuso dalla Rai dopo pochi mesi perché proprio non c’era partita. Al suo posto Rai3 ieri ha trasmesso un film, Smetto quando voglio, ma con l’1,1% di share è facile concludere che i primi a smettere (di guardare)sono stati i telespettatori. Sotto il 2% anche Rai2, con l’1,8% di Man on Fire. Ma a colpire sono anche i dati di Canale 5 col film dal titolo forse non casuale, In vacanza su Marte, che ha raccolto il 3,3% del pubblico con 770 mila spettatori, battuto anche dalle Iene, terzo programma più visto dopo Sanremo e diMartedì con il 4,3% e 819 mila spettatori.
La settimana di Sanremo è il fiore all’occhiello per tutta la Rai. Tutte le trasmissioni, che siano radio e televisive, in un modo o nell’altro, sono impegnate nella trasmissione. Eppure, da un po’ di tempo si sta facendo notare la latitanza della direzione che più dovrebbe supportare una produzione nazionale popolare, che negli ultimi anni ha messo al centro artisti molto vicini al mondo dei giovanissimi. Stiamo parlando di Rai Gulp e nello specifico di Rai Kids. Un tempo c’erano Gulp Music e Top Music che erano le uniche trasmissioni in tutta la Rai a proporre e far conoscere gli artisti nuovi che, poi, grazie alle scelte di Amadeus sono diventati nazional popolari. In questo senso la Rai ha lasciato aperta la strada alle emittenti concorrenti (come Super), ma anche a testate molto attive sui social (come Webboh). C’è da dire che da un po’ di tempo ci sono acque agitate tra la direzione e il Centro di produzione Rai di Torino, che è sempre stato il cuore delle produzioni kids. Motivo? I continui ritardi e problematiche dei programmi proposti. Non moltissimi, peraltro, visto che i budget sono dirottati maggiormente sulle produzioni di live action e cartoni animati, e quello disponibile per i programmi spesso concentrato in pochi programmi che oltre a non performare sul target di riferimento (l’ultimo “Clorofilla”, che in alcune puntate ha raccolto meno di 600 – seicento - spettatori), presentano varie problematiche dal punto di vista produttivo. Nonostante le buone intenzioni spesso le produzioni sono troppo avveniristiche e fuori target e vengono pensate senza tenere conto delle specificità del Centro di produzione di Torino, che è una delle eccellenze assolute della Rai. Per questo nei giorni scorsi il direttore del Centro, Guido Rossi, persona di grande esperienza e affidabilità, ha chiamato in riunione i vertici di Rai Kids.
Nella settimana in cui si parla del Festival di Sanremo, non va però dimenticata la musica colta. Radio 3 Rai, diretta da Andrea Montanari, ha intensificato le attività volte a promuovere e divulgare la musica classica e lirica. Il fiore all’occhiello è “Voci In Barcaccia”, che prende nome dal concorso "Voci in Barcaccia. Largo ai giovani!". Con la conduzione Enrico Stinchelli, voce storica della rete e grande esperto di lirica, il programma (diretto da Roberta Vespa), offre agli appassionati più dirette dedicate al mondo dell'opera, ai suoi grandi nomi e soprattutto ai giovani di talento e al loro sogno di calcare i grandi palcoscenici. Ogni lunedì e venerdì il format diventa "Voci in Barcaccia Lab", un vero e proprio osservatorio sui giovani, con i giovani: uno spazio in cui i giovani musicisti, critici musicali e cantanti d'opera possono esprimersi, cantando, suonando e manifestando il proprio pensiero sul futuro della lirica grazie anche alla collaborazione con Agiscuola che ha deciso di supportare questo nuovo format orientato alla formazione e valorizzazione di un pubblico nuovo. Non solo voci intese come cantanti ma uno spazio radiofonico per tutti coloro che partecipano alla meraviglia dell'Opera: sul palco, dietro e anche nella sua divulgazione. Dal martedì al giovedì, invece, Voci in Barcaccia si trasforma nel grande varietà dell'opera ospitando i grandi protagonisti dell'Opera di oggi senza mai dimenticare i protagonisti del passato. Il giovedì è dedicato al mondo del dietro le quinte, alle storie delle maestranze dei nostri enti lirici.