Unica attrice: Isabelle Huppert, diretta da Michael Rozek che ha anche scritto il film, prodotto da James Ireland, Alex Pettyfer, Ashok Amritraj. La fotografia è di Céline Bozon. 

Il film è celebrativo ed autocelebrativo, forse troppo?, della attrice, che, francamente, sembra seduta, oltre che sul divano bianco per più di un'ora, metaforicamente sulla rendita della sua carriera e degli indubbi sforzi che la stessa ha compiuto per realizzarla e portarla al livello delle statuette d'oro. In parole più semplici, brava è brava, nonché bella e grande esempio di età scenica distante da quella anagrafica, tuttavia, in questo monologo, con le indicazioni del regista colpevoli della relativa lentezza, appare poco impegnata, ripetitiva (forse volutamente), disinteressata, ridondante nei movimenti (già pochi di per sè). Peccato! Molta responsabilità l'ha il regista, convinto, a quanto pare, della sua originalità di prodotto e della beltà dello stesso; la nota, per esempio, di fare una pausa di 5 secondi ad ogni battuta, o quasi, è di difficile comprensione. In ogni caso, il tutto suona più come una prova attoriale (o, se si fosse trattato di un interprete non famoso/a, come un provino) che come un film. Voto: 5/6.

Del film "Marianne", presentato al Torino Film Festival lo scorso 25 novembre, non si conosce la data di uscita nelle nostre sale.