Rai, cresce ancora Agorà. Il nuovo libro di Giovanni Floris. Il Consolato Generale d'Italia a Londra. Radio Uno in onda da Gerusalemme: messaggio del Papa in arrivo. Sergio, Rossi e il ringraziamento a Bergoglio

Una serata per volare alto. Incontro illuminante presso il Consolato Generale d'Italia a Londra per la presentazione del libro "Capitali Coraggiosi" di Bepi Pezzulli. All’evento, al quale hanno partecipato circa 100 esponenti dell’impresa, delle professioni e della politica di Londra, per 2 ore si sono messe in naftalina le polemiche della quotidianità per fare posto ad analisi e ragionamenti su finanza, innovazione e geopolitica. L’autore ha sfatato miti e aperto nuovi orizzonti sull'ecosistema finanziario dell'innovazione.

Secondo Stefano Potortí, Presidente di Confassociazioni UK “Il libro di Pezzulli è una finestra sul mondo del capitale privato e sul suo ruolo vitale nell'evoluzione economica - un viaggio nel finanziamento di tecnologie che cambiano le regole del gioco e nel ruolo sistemico degli investitori nell'economia.”

L’evento fa parte della nuova strategia d’ingaggio con la comunità italiana in UK, diretta dal Console Generale Domenico Bellantone. L’organizzazione è stata infatti curata dal Presidente del Mie (Movimento Italiani in Europa) di Londra Valeriano Drago, al quale è stata affidata la relazione di apertura. Simone Filippetti, che segue l’UK per il Sole 24 Ore, ha legato le teorie accademiche illistrate nel libro all’attualità politica sull’asse Roma-Londra.

L'evento ha offerto una prospettiva unica su come la finanza privata utilizza le leve non finanziarie - disciplina di mercato, trasferimento di know-how, cultura d'impresa - per navigare e risolvere crisi in momenti economici sfidanti. Nel confronto con la platea, si è aperta una discussione vibrante su #fintech , #blockchain e il ruolo di #venturecapital , #privateequity, #turnaround , e vulture #funds nell'ecosistema britannico per il finanziamento dell'innovazione.

Secondo il Presidente Federale Mie, Luigi Billè, “il dialogo tra Italia a UK è essenziale per comprendere il futuro dell'innovazione finanziaria e il potere dei 'Capitali Coraggiosi' nel modellare l'economia di domani.”

Agorà, il programma mattutino su Rai Tre condotto da Roberto Inciocchi cresce ancora negli ascolti e raggiunge il massimo picco di quest’anno: 6.9% di share.

Onnivoro e «avventuroso», Giovanni Floris nel volume «L’essenziale» (Solferino) racconta la sua vita attraverso i titoli che l’hanno formato. Un modo efficace per comprendere lo spirito di un’epoca è scorrere le autobiografie pubblicate nei suoi anni. Dal racconto di sé stessi e quindi dagli episodi che si sceglie di mettere in salvo dallo scorrere del tempo emerge la trama che i contemporanei considerano importante, i confini che la società del momento traccia per individuare ciò che conta. A sfogliare le tante biografie di oggi, curricula epici di eroi effimeri, le imprese da consegnare ai posteri — che sia il piano editoriale di un influencer o lo slogan fortunato di uno startupper arrivato in Borsa — soddisfano i canoni estetici dell’autoritratto a una dimensione, del selfie digitale e reale, ma raramente si spingono nell’audacia richiesta a una narrazione che, al di là dei legittimi giudizi soggettivi, riesca a inserirsi nel filone di un «buon libro»: scrivere l’epilogo di un mito odierno.

L’essenziale (Solferino) di Giovanni Floris ha il merito di ricostruire il percorso personale e professionale del giornalista e conduttore della trasmissione DiMartedì, offrendo allo stesso tempo sollievo per la liberazione da almeno due favole belle dei nostri tempi e in qualche modo complementari: l’innocenza delle parole e il talento isolato dell’io che, più che un pronome, scriveva Eugenio Scalfari è «il pennacchio di un elmo», «una superstizione» che queste pagine smascherano con ironia e sincera perplessità.

La Rai dal 7 novembre trasmetterà i Gr da Gerusalemme e il 9 tutta la programmazione sarà dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne e si aprirà con un messaggio del Papa a Radiouno, il canale radio diretto da Francesco Pionati.


La settimana che sta per concludersi è stata dominata mediaticamente, in chiave Rai, dall’intervista esclusiva che Papa Francesco ha concesso al Tg1 nella serata di mercoledì 1 novembre. La conversazione con Gian Marco Chiocci, il direttore del telegiornale della rete ammiraglia del servizio pubblico, in onda subito dopo l’edizione principale del Tg, quella delle 20, è stata vista da 4 milioni e 588 mila telespettatori, con uno share del 21.7%: un risultato sottolineato sia dall’amministratore delegato che dal direttore generale Rai, che non hanno mancato di evidenziare la portata straordinaria dell’intervista. "La conversazione tra Papa Francesco e il direttore Chiocci - ha detto l’ad della Rai, Roberto Sergio - è stata una pagina di grande servizio pubblico che ci richiama ai nostri stessi valori. Le parole del Santo Padre, la sua grande disponibilità, i suoi richiami a sentirci ’responsabili' del nostro futuro, sono un dono che facciamo e faremo nostro. A lui va il mio ringraziamento più sentito per aver voluto condividere con noi le sue parole e il suo stesso vissuto".
Giampaolo Rossi, dal canto suo, nel ringraziare il direttore Chiocci e i colleghi del Tg1, ha aggiunto: "Con la straordinaria intervista di Papa Francesco - ha detto il direttore generale Rai - il Tg1 ha diffuso una voce universale capace di parlare alla coscienza di ciascuno e di aiutare a interpretare il drammatico momento storico che stiamo vivendo: quello di una ’terza guerra mondiale a pezzì, secondo le parole dello stesso Pontefice. La Rai - ha proseguito Rossi - si conferma il centro del dibattito pubblico, irrinunciabile spazio di testimonianza per le più importanti voci del nostro tempo".