Rai, la "vendetta" di viale Mazzini su Stampa e Repubblica. Il Tg1 di Chiocci avanti a suon di scoop
Sarà solo un caso ma stamattina nella rassegna stampa di viale Mazzini campeggiava un articolo con i dati di vendita dei quotidiani. Il titolo? "Quotidiani, crollano Repubblica-La Stampa". I dati Ads di luglio 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente mettono in luce la scarsa performance delle vendite dei quotidiani. Solo un caso che questo articolo sia finito nella rassegna stampa Rai di questa mattina? No, non si è trattato affatto di un caso. Come a dire, Repubblica e Stampa prima di pensare agli ascolti di viale Mazzini si preoccupino dei loro dati di vendita.
In realtà a viale Mazzini non si respira aria di preoccupazione per gli ascolti dei telegiornali: "è tutto sotto controllo" si sente dire. Tanto più che i dati del Tg1 diretto da Gianmarco Chiocci sono ottimi se rapportati a quelli dello scorso anno (l'anno scorso è stato più facile fare ascolti per via degli eventi che si sono susseguiti numerosi: dallo scoppio della guerra alla caduta del governo Draghi, le elezioni, la nuova premier, la morte della regina Elisabetta, i mondiali in Qatar). Una serie di super eventi che di fatto ha "drogato" gli ascolti.
Con la nuova gestione Chiocci, che si conferma giornalista di razza, sono aumentati gli scoop. L’ultimo e più clamoroso riguarda il video dei ferrovieri di Brandizzo che ha fatto il giro d’Italia, i video inediti sul mistero Kata e i mercenari italiani che combattono in Ucraina. Ma sono stati svelati anche i dati segreti del viminale sull'immigrazione e le ricollocazioni (inesistenti) dei migranti da parte della Francia. Tutte notizie che gli altri organi di informazione hanno potuto soltanto rincorrere.