Roman Polanski firma la regia di The Palace, commedia noir che racconta il mondo eccentrico dei super ricchi nel più esclusivo hotel di Gstaad

Il film vede nel cast alcuni dei protagonisti della nota località svizzera del jet set, tra cui la poliedrica nobildonna Januaria Piromallo

Mickey Rourke, Fanny Ardant, Sydne Rome, Januaria Piromallo. Sono solo alcuni dei nomi “stellari” e “stellati”, nel senso di Hotel Cinque Stelle lusso, del cast dell’ultimo film di Roman Polanski, che tutti sanno vivere “esiliato” in Svizzera da molte decine di anni per presunte accuse di violenze sessuali, peraltro mai del tutto chiarite, negli Stati Uniti. Un vero e proprio "Re" del cinema in esilio in Svizzera (l’ultimo perché anche i reali Savoia sono tornati da ormai più di venti anni) che anche per questa ragione non potrà presenziare alla premiere del 2 settembre in Sala Grande del palazzo del Cinema nell’ambito della 80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. In sala non mancheranno gran parte dei protagonisti delle notti sfarzose della nota località svizzera, tra cui la poliedrica duchessa napoletana Januaria Piromallo che sfilerà sul red carpet veneziano con un capo di Ermanno Scervino in una nuvola di tulle. La nobildonna è proprietaria di una delle case più glamour della cittadina svizzera, nota per essere un paradiso fiscale e per ospitare il jet set internazionale che da sempre trascorre le sue serate mondane nel noto albergo The Palace. In sala Grande, a fare gli onori, non mancherà Luca Barbareschi, produttore della pellicola per Èliseo Entertainment MovingEmotions Production con Rai Cinema, una coproduzione internazionale realizzata insieme a Lucky BOB (Polonia), CAB Productions (Svizzera) e RP Productions (Francia). Una partnership produttiva che vede nuovamente insieme Polanski, Barbareschi e Rai Cinema dopo L’ufficiale e la spia, vincitore del Gran Premio della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019. La sceneggiatura è stata scritta dal regista insieme allo sceneggiatore Jerzy Skolimovski e a Ewa Piąskowska. Il Palace è uno straordinario castello progettato all'inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova sulle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall'atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, ospiti ricchi, viziati e viziosi convergono da tutto il mondo. Un evento irripetibile li ha riuniti tutti, la festa di Capodanno 2000. Al servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di camerieri, facchini, cuochi e receptionist.  È l’alba del nuovo millennio e Hansueli, devoto manager cinquantenne del suntuoso albergo, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà la fine del mondo. “Alle otto in punto ceneranno ai nostri tavoli delle persone davvero importanti. Le vite di milioni di persone dipenderanno dall’umore con cui questi se ne andranno la mattina dopo. È nostro dovere assicurarci che non gli si atrofizzino le chiappe perché le sedie sono troppo dure, che si rimpinzino di caviale fino a esplodere e che lo champagne gli esca dal naso e dalle orecchie. È chiaro?” Ma nell’aria aleggia il Millennium Bug e il timore o la speranza che al rintocco della mezzanotte i conti dei grandi finanzieri subiscano oscillazioni inaspettate grazie al blocco dei sistemi informatici. In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’Hotel. Cani e pinguini con bisogni umani e umani con bisogni animali. Ma davvero tutto reale? Qualcosa ci fa supporre che lo sia.