Stephan Lissner pensionato con decreto-legge. Fuortes in dirittura d'arrivo al Teatro San Carlo

Il Consiglio dei Ministri vara il decreto legge per cambiare la guida del Teatro San Carlo e permettere a Fuortes di lasciare la Rai

Napoli tra scudetto e il caso Lissner, il soprintendente del Teatro San Carlo rimosso con decreto dal governo. Da una parte i festeggiamenti per il Calcio Napoli, che ha vinto lo scudetto per la gioia del suo presidente Aurelio De Laurentiis e della città intera, dall’altra il “dramma” dell’intellettuale francese che deve lasciare la guida dell’istituzione culturale musicale più amata dai partenopei.

Che poi, è stato l’unico modo per trovare un posto all’attuale a.d. della Rai Carlo Fuortes, che da anni ambisce a una poltrona nel settore della grande musica dopo aver guidato il Teatro dell’Opera di Roma. Così il governo di Giorgia Meloni, con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, si è mosso per “dare un limite” al mandato di Lissner.

Come? Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge contenente norme riguardanti gli incarichi all’interno delle fondazioni lirico-sinfoniche. L’intervento normativo, si legge, “nasce da una generale esigenza di riordino di una materia segnata da evidenti incongruenze nella determinazione dell’età della pensione per i sovrintendenti delle fondazioni lirico-sinfoniche. C’erano, infatti, limiti diversi a seconda della provenienza e della nazionalità del soggetto. Una situazione che di fatto discriminava i cittadini italiani. Una prima differenza veniva fatta tra chi era già dipendente degli enti lirici, che poteva restare in carica, anche se pensionato, fino a 70 anni, e gli altri pensionati, ai quali invece si applicava il generale divieto di conferimento di incarichi nelle Pubbliche Amministrazioni. Per coloro, invece, che ricevono una pensione all’estero o comunque non percepiscono alcun trattamento pensionistico in Italia non si applicava alcun limite di età”.

Per questo “vale la pena ricordare che per la generalità dei dipendenti pubblici, inclusi i dirigenti dello Stato, il limite massimo è di 65 anni, che al ricorrere di alcune condizioni può arrivare a 67. In ogni caso il limite massimo è di 70 anni, come per i magistrati e i docenti universitari”.

La norma di legge approvata dal Consiglio dei Ministri “interviene in più direzioni, ripristinando il principio di eguaglianza all’interno delle fondazioni liriche. Da un lato consente di conferire incarichi a tutti, pensionati e non, fino a raggiungimento della soglia dei settant’anni. Dall’altro fissa il limite ordinamentale inderogabile di settant’anni per la carica di sovrintendente: al raggiungimento di quell’età, il contratto si risolve di diritto. Infine, viene dettata una disciplina transitoria per chi ad oggi ha già raggiunto quel limite, al fine di consentire un’ordinata transizione e al contempo il ricambio generazionale”.

Ora finalmente Fuortes può approdare a Napoli. Certo Lissner non resterà a guardare, incaricando studi legali internazionali per contestare l’operazione governativa.