Rai, pronto il risiko per il dopo Fuortes. Vespa perde ascolti sul Tg

Un mese e mezzo per capire come si cambierà la Governance di viale Mazzini e poi via al valzer. Se per le principali testate il tema è legato alla scelta fra Chiocci e Rao al Tg1, con un domino che potrebbe portare Preziosi al Tg2 in entrambi i casi, le caselle destinate a cambiare sono il Gr Radio, che dovrebbe andare ad Angela Mariella in quota Lega, e RAI Sport, dove è in corso una durissima battaglia fra il Direttore Alessandra De Stefano e la redazione, in particolare il nucleo di Milano. Oggi è a Milano il segretario Usigrai Daniele Macheda per una assemblea che si annuncia movimentata e qualcuno parla persino di possibile mozione di sfiducia alla Direzione. Alternative? Se Fuortes andrà via la De Stefano potrebbe approdare a Parigi e per la sua successione oltre all'uomo azienda Marco Franzelli sono in campo l'ex Direttore Bulbarelli (ma stavolta la Lega è meno interessata allo sport e pensa piuttosto a blindare Tgr e Radio) ma anche Andrea Vianello. Di sicuro a viale Mazzini direttori appassionati di Sport ce ne sono parecchi. Tuttavia l'appeal della testata non è più quello di un tempo. Il rischio è che venga proposta come premio di consolazione e compensazione.

Intanto, Antonio di Bella è stato prorogato a capo della direzione approfondimenti fino al 16 maggio. Con la nuova dirigenza potrebbero esserci novità anche al TG3: Costanza Crescimbeni viene data in pole position come nuova direttrice donna. Ma lungo l'asse palazzo Chigi viale Mazzini si parla anche delle consociate. A capo di Rai Cinema si fa con insistenza il nome di Angelo Mellone.


Ci si chiede intanto come vanno i "Cinque minuti" di Bruno Vespa, conduttore stimatissimo dalle parti di palazzo Chigi. Non sono pochi gli spettatori del Tg1 della sera che abbandonano Rai Uno tra la fine del Tg della sera e la fine dei Cinque minuti di Bruno Vespa. Il 14 marzo, ad esempio, ad abbandonare la prima rete Rai sono stati in 898.593, questo il riscontro alla misurazione degli ascolti Auditel. Il giorno del debutto (27 febbraio) il telegiornale della sera di Rai Uno terminò alle 20:31:34 davanti a 5,4 milioni di spettatori (dati Auditel) tre secondi e alle 20:31:37 inizia Cinque minuti che termina alle 20:36:40 con 264mila spettatori in meno. Giorno 28 febbraio il Tg termina alle 20:32:04 con un seguito di 5,2 milioni di persone per dare la linea ai Cinque minuti che terminano alle 20:37:06 davanti a 4,6 milioni di individui (-548mila). Il primo marzo il Tg termina alle 20:32:58 con un seguito di 5,4 milioni di persone per dare la linea ai Cinque minuti che terminano alle 20:38:11 davanti a 4,8 milioni di individui, -648 mila della dote lasciata a Vespa dal Tg Uno. La discesa degli ascolti lascia perplessi anche gli inserzionisti pubblicitari. Il break nominato da Rai pubblicità “R1 Tg1 20:00 Plus” genera infatti oltre trecentomila (336.508) contatti in meno rispetto ai giorni precedenti l’inizio dei Cinque minuti.


Per Monica Setta è in arrivo un nuovo programma: Storie di donne al bivio, su Rai 2 in seconda serata estate. Otto puntate da giugno. Per la Setta è il quinto programma dopo Uno mattina in famiglia il Confronto e il Sorpasso su isoradio. Il suo Generazione Z in onda martedi a mezzanotte e 30 su Rai 2 è una produzione interna del costo di 6mila euro a puntata con una media del 5 per cento di share pari a oltre 240mila teste in una fascia (la terza serata) finora inesistente per la seconda rete. Altissimi anche gli ascolti di Uno mattina in famiglia che la Setta conduce con Ingrid Muccitelli e Tiberio Timperi, vicini al 26 per cento di share. Anche Timperi porta a casa la conduzione di Uno mattina estate con Serena Autieri e si prepara secondo rumors a sbarcare il prossimo inverno su Rai 1 nella fascia pomeridiana (quando condusse Verdetto finale nella stessa collocazione lo share fu assai alto).