Il 40 TFF è surreale con il francese "Coma", fra Lockdown, fuga dalla realtà e tentato autolesionismo

Segue la breve recensione del film francese "Coma" di Bertrand Bonello presentato alla 40° edizione del TFF. Voto: 6

"Coma" (2022) - sezione NUOVI MONDI
Nel film francese di Bertrand Bonello, una ragazza giovane e poco sorridente passa dal letto alla cucina a, soprattutto, alla casa di una simil Barbie, dando voce, pensieri e azioni a lei e all'altro bambolotto, in stile Big Jim con la canottiera o, forse, Ken, il più effemminato dei due. La storia dei due micro personaggi è sentimentale, ma drammatica: lei sospetta che lui l'abbia cornificata, perché un lui diverso, che la ama, le racconta di averlo visto in compagnia di un'altra; all'inizio lei non si fida e respinge il dubbio, poi se ne lascia assalire, ma accetta di tenerselo anche così; infine, confessa all'amico, di lei innamorato, che lo affronterà, mettendolo alle strette, con il rischio della prima temuta rottura. E' la protagonista del film a immaginare tutto, in particolare i dialoghi, e le riprese del cineasta alla guida di "Coma" ci aiutano a entrare nella casetta della coppia di plastica e a viverli, quasi, come persone reali. Quest'ultima è un'ottima trovata e funziona, ma del film il resto non vale la visione e penalizza il giudizio finale. Il regista sarebbe, stando ai suoi precedenti lavori, interessato a ritrarre quella condizione di smarrimento che spesso caratterizza i giovani e i giovanissimi. Quake occasione migliore dell'ormai da tutti noto Lockdown da pandemia? L’isolamento è, quindi, un silenzioso co-protagonista del film di Bonello. I mezzi di comunicazione sono solo quelli online o via telefono, ma, quando la linea salta, è un dramma, è la solitudine, è il distaccamento dalla realtà. E le conseguenze possonoi essere tragiche: più di una volta la protagonista arriva vicina ad autolesionarsi. Il film è confuso: ci sono un incubo ricorrente, una trasmissione assurda e, quindi, anche divertente, un'amica che scompare dal video e, forse, anche dalla sua casa e manca una conclusione. Quanto al cast, molto brava è Julia Faure nel ruolo di Patricia Coma, mentre meno da applauso è l'interpretazione di Louise Labeque nei panni dell'adolescente protagonista del film. Il voto al film è, nel complesso, 6.