Nel film lettone "January" il vissuto giovanile fra agognata spensieratezza e carri armati in città

Alla Festa del Cinema di Roma, tanti i film presentati in anteprima e non. In "January", due ragazzi innamorati del cinema si infatuano ma hanno percorsi artistici diversi e l'esercito 'in casa'

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Recensione

Film in CONCORSO PROGRESSIVE CINEMA vincitore come Miglior Film e miglior regia a Viesturs Kairišs e premio miglior attore – Premio “Vittorio Gassman” a Kārlis Arnolds Avots

Il film, molto interessante, è ambientato in Lettonia, nel 1991 in gennaio, cioè pieno inverno,. I protagonisti del film sono, in particolare, due ragazzi, Jazis e Anna, rispettivamente i bravissimi Karlis Arnolds Avots e Alise Danovska, classe 1996 lui e 1993 lei, diretti dall’ottimo regista lettone, nato nel 1971 a Riga, Viesturs Kairišs. La loro è un’amicizia che sfocia presto in una storia d’amore molto giovane, in un contesto, al contrario, adulto, quello della guerra, con la paura del ragazzo di venire arruolato nell’esercito. In effetti, viene chiamato alle armi. Ma, prima di ciò, conosce Anna, se ne infatua rapidamente, perché lei lo trascina fuori da sé e dalle sue rigidità e perché, come e con lei, scopre la passione dei film, del fare i film. Decidono di lavorare in coppia, poi lei ha un’idea: contatta un celeberrimo cineasta. il quale la sceglie come sua assistente nelle sue riprese, anche, belliche. Jazis è deluso, ha dubbi su di sé, non accetta il successo della ragazza; dopo un momento depressivo e di frequentazioni teatrali, forse più per conoscersi che per fare l'attore, parte con la sua cinepresa per mini-spedizioni personali rischiose, nelle quali cerca di filmare carrarmati, soldati, manifestazioni pacifiste, cui partecipa anche la mamma per protestare contro chi vuole la dipartita dei figli dalle famiglie alla volta dell'arruolamento, e così via. Quando il giovane direttore della fotografia, anni 19, incontra, per caso, Anna, ancora nel team del cineasta importante ma meno entusiasta di come la ricordasse, diventa chiaro che la loro non è stata e non è una sintonia superficiale, anche se le strade che percorrono non sembrano incrociarsi facilmente. Il film è documentaristico di un’epoca, quella post sovietica, ed è autobiografico per il regista, che ha vissuto l’invasione dei carri armati sovietici finalizzata alla repressione dell’indipendenza della Lettonia. “January” inizia con una scena: è il 2 gennaio del 1991 e Jazis, che si trova all’esterno dell’edificio, filma l’irruzione della polizia nella sala stampa di Riga per impedire ai giornalisti di ricevere l’attestazione della dichiarazione di indipendenza della Lettonia dichiarata il 4 maggio del 1990. Un film interessante. Voto: 7,5.