Venezia, il Festival del Cinema è 'stato innovativo più che coraggioso'
Queste le parole del direttore della manifestazione Alberto Barbera durante la conferenza stampa di chiusura
Le riflessioni del giorno dopo. La 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa "con un palmarès che definisco innovativo più che coraggioso. Anche il cinema di oggi ha conquistato una sua fluidità, per usare un termine di cui si è abusato in questi giorni del festival per i temi legati a diversi film. Una fluidità che sta rendendo desuete certe distinzioni tra generi". Lo ha detto il direttore Alberto Barbera, questa mattina, nella consueta conferenza stampa finale al Lido insieme al presidente della Biennale, Roberto Cicutto. "Venezia è la vetrina del cinema di oggi con le sue trasformazioni', ha aggiunto il direttore artistico da dieci anni alla guida del festival. "Sono soddisfatto per il segnale molto forte che è stato dato sulla presenza femminile, predominante in questa edizione". Barbera si è detto "contento" pure per i risultati dei film italiani, con il Leone d'Argento per la migliore regia conferito a Luca Guadagnino grazie al film "Bones and all’ con Taylor Russell, che ha ottenuto il Premio Marcello Mastroianni dedicato a un giovane attore emergente. "Per anni i film di Luca Guadagnino sono stati accolti con una certa diffidenza - ha osservato il direttore dl festival veneziano - Finalmente è attivato un riconosciuto da una giuria internazionale. Luca è un regista italiano che ha realizzato un film americano capace di creare metafore narrative suggestive che raggiungerà sicuramente un grande pubblico". La riflessione di Barbera si è poi allargata allo stato di salute del cinema italiano, che a suo parere da Venezia79 "ne esce bene'. "Credo di aver selezionato il prodotto nazionale più interessante nelle varie sezioni del festival e la maggioranza delle pellicole sono state apprezzati dal pubblico. La rincorsa alla quantità non fa bene, serve puntare sulla qualità dei film".