Roma è di moda chiude la stagione delle sfilate estive di Alta Moda

Roma è di Moda. Via Veneto Edition si è svolta nella suggestiva cornice di via Veneto, strada iconica della Capitale. Una manifestazione ideata da Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto

Una serata-evento per raccontare l’alto artigianato Made in Italy attraverso un percorso che intreccia tradizione manifatturiera e moda ecosostenibile con la danza, la recitazione e la musica. Tutto questo è “Roma è di Moda. Via Veneto Edition”, spettacolo ideato e curato di Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto e il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura, promosso da Roma Capitale e dall’Assessorato Moda, Grandi Eventi, Turismo e Sport.

“Per l’appuntamento che chiude idealmente questo straordinario calendario del mese della moda romano abbiamo scelto un altro luogo simbolo della storia e dello stile della nostra città: via Veneto. In questo luglio pieno di suggestioni ci siamo emozionati con la sfilata evento di Valentino in piazza di Spagna; per la prima volta abbiamo ospitato in piazza del Campidoglio il concorso internazionale “Who is on next?” con Altaroma e ora, nella strada resa famosa nel mondo negli anni ’60 per le atmosfere della Dolce Vita, un altro evento prestigioso e carico di significati. 

Roma, finalmente dopo 20 anni, ha ritrovato la centralità e la visibilità che le spetta nel panorama internazionale della moda. Un percorso che siamo impegnati a sostenere insieme alle aziende, agli operatori e ai protagonisti del settore per rendere ancora più riconoscibile il brand e lo stile Roma in Italia e nel mondo”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Moda, Grandi Eventi, Turismo e Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato.

 Lo spettacolo, presentato da Pino Strabioli con Ema Stokholma ha visto il susseguirsi di quadri moda, interpretati da modelle internazionali, alternati ad interventi di danza con la partecipazione straordinaria dell’étoile Alessio Rezza con i ballerini del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che hanno danzato con una coreografia sul tema dell’inclusione creata da Giovanni Castelli, trasportando lo spettatore in un’atmosfera di rara bellezza.  Le attrici Nancy Brilli e Paola Minaccioni hanno interpretato brani tratti da opere legate a Federico Fellini, Ennio Flaiano e ad Anna Magnani. Sono state proiettate, sul grande schermo, immagini dedicate ad una “Dolce Vita” reinterpretata, con la presenza anche del maestro Rino Barillari, protagonista dell’omaggio alle iconiche figure dei Paparazzi.  

Con la regia di Rossano Giuppa sei storie di moda dense di cultura, di arte, di alto artigianato sono state raccontate attraverso 100 abiti, emozioni da indossare con rinnovata coscienza e rispetto per il pianeta. Hanno aperto lo spettacolo le creazioni dell’archivio storico privato di Stefano Dominella, creati dai couturier che hanno scritto le pagine più importanti dell’alta moda italiana da Antonelli a Irene Galitzine, da Fabiani a Valentino, da Lancetti a Sarli. Creatori di moda che partendo proprio da Roma hanno lanciato il made in Italy nel mondo.

A seguire, il singolare tributo ad Anita Ekberg, avvolta nell’originale sirena di velluto nero. Decine di paparazzi-attori hanno avvolto l’iconica attrice protagonista della pellicola “La Dolce Vita” tra flash, grida e le note vibranti della tromba di Michele Civitano e le percussioni di Ensemble Terzo Suono Percussion capitanate da Fabio Cuozzo

Ospiti sul maestoso palco di 30 metri progettato per l’occasione davanti alla bellissima Porta Pinciana, Lineapiù Italia, azienda leader e fiore all’occhiello nel settore dei filati di pregio che ha presentato alcune creazioni tratte dal proprio archivio, i designer Alessandro Consiglio, Guillermo Mariotto, Francesca Liberatore e il giovane Federico Firoldi. Reso un omaggio al Maestro Brunello Cucinelli attraverso la realizzazione di un tableau vivant con alcune creazioni iconiche della Maison di Solomeo indossate da un gruppo di giovani collaboratori a formare un “Ritratto di Famiglia”.