Cinema, Alessandra Basile: "I ruoli femminili protagonisti sono aumentati, ma non in Italia''. L'intervista di Sherif M. Awad
Sherif M. Awad, il critico egiziano ideatore del sito 'Meeting Venus', intervista donne del mondo dello spettacolo. Alessandra Basile è un’attrice bilingue e un’autrice italiana.
In un caldissimo pomeriggio estivo, il critico cinematografico, curatore di arte/film/video e montatore Sherif M. Awad fa due chiacchiere con l’attrice Alessandra Basile (Imdb), parlando di progetti artistici, del cinema italiano del secolo scorso e delle produzioni multinazionali in cerca di scenografie naturali nel Bel Paese e in Egitto.
Prima di essere pubblicamente visibili, intervistatore e intervistata si ‘incontrano’ usando un link privato per un’introduzione veloce all’intervista. Dopo un countdown di 30 secondi, eccoli online.
Buon pomeriggio. Dò il benvenuto a un’amica del nostro sito e del nostro canale YouTube, Alessandra Basile. Ti ringrazio molto Alessandra per avere accettato il mio invito all’intervista.
Grazie a te per l’invito, Sherif!
Ricordi che l’anno scorso abbiamo fatto un’intervista sui tuoi primi anni di vita in Etiopia, Italia e USA con i tuoi genitori[1]? Ci hai raccontato di come hai cominciato a recitare e poi sei diventata un’attrice professionista. Ecco, a proseguimento di quello scambio e collegandoci con la recente sfida del Lockdown, ti chiedo se ci sono dei progetti che hai dovuto cancellare a causa della pandemia.
[1] Sito: meetingvenus
Sì. Era il 14 febbraio del 2020, il giorno di San Valentino. Ebbi una proposta per me incredibile relativamente a uno spettacolo del quale avevo preso i diritti di rappresentazione scenica, faticando 7 mesi con il mio avvocato per averli. L’offerta era arrivata da una donna molto potente a Milano, proprietaria di un teatro meraviglioso, una manager di alto profilo, non solo artisticamente: mi disse che si era innamorata dello spettacolo, che avrebbe voluto produrlo e realizzarlo con centinaia di repliche e con attori noti, al mio fianco. Io mi sono trovata a 'volare' e ad esultare, perché la mia vita artistica stava finalmente subendo un cambiamento importante. Tre settimane dopo ci fu il primo Lockdown e quello fu l’inizio della rottura del sogno. Però non mi sono arresa, naturalmente. E ora ho un’altra strada da percorrere per questo spettacolo, ne sono felicissima. C’è un nuovo produttore interessato a quest’opera che mi aiuterà, da tanti punti di vista, a metterla in scena. Anche sul casting darà un contributo fondamentale; a proposito, io interpreterò un personaggio di nome Masha ed è il motivo per cui ho voluto i diritti. Mi fermo qui, meglio non parlarne troppo.
Il piano prevede la messa in scena dello spettacolo a Milano o a Roma o dove?
A Milano. Tuttavia, dipende, anche, dalla presenza di eventuali altre produzioni, perciò può pure capitare di andare in giro per l’Italia o, per esempio, solo fuori dal capoluogo meneghino. Staremo a vedere.
C’erano molte produzioni italiane negli anni 60 e 70 - ricordo diversi film di spionaggio - che giravano in Egitto, Marocco, Algeria, per gli scenari, specie per il deserto. In quelle occasioni, c’erano tanti attori italiani e internazionali, oltre che egiziani. Sempre negli anni 70, molte star americane venivano inserite nei cast di alcuni film italiani. Essendo tu un’attrice bilinque, italiana che recita pure in inglese, vorrei sapere se, oggi, credi ci siano delle opportunità professionali per te in produzioni cinematografiche e/o televisive non italiane.
Mi piacerebbe molto ci fossero queste occasioni, le coglierei al volo.
Immagino che a livello competitivo sia molto difficile.
Credo dipenda da come il paese funziona, particolarmente il settore professionale d’interesse. In Italia, senza notorietà, non dirò che è impossibile avere quelle occasioni, perché non amo la parola ‘impossibile’, ma è estremamente difficile. Sarebbe molto bello potere tornare a quei periodi storici nei quali il cinema italiano e così il teatro erano osservati dal mondo come esempi. Non è così oggi, forse è colpa dell’Italia stessa. Io credo molto nelle produzioni multinazionali, perché i prodotti sono spesso di qualità grazie a un mix di professionalità indipendentemente dai confini geografici. Anche l’Italia, come l’Egitto, è un paese meraviglioso per i paesaggi, la natura, il territorio, insomma per la scenografia di un film italiano o straniero. Le grandi produzioni americane dovrebbero venire da noi a girare più di quanto facciano, avendo maggiori possibilità economiche di noi, ma non la nostra natura. Se ciò avvenisse, magari, ci sarebbero più porte aperte anche per gli attori locali, dunque italiani. Chissà. (ride, ndr)
Ho visto che hai fatto anche dei cortometraggi, iniziando da Assolo nel 1995. Hai mai considerato di scrivere qualcosa, tipo uno spettacolo o un corto, insomma qualcosa di tuo? Lo chiedo, anche, perché tu hai vissuto fra diversi paesi. Potrebbe trattarsi di un’idea in cui credi e di una storia che vorresti interpretare. Ci hai mai pensato?
È un’idea bellissima e ammetto che mi è stato suggerito più volte nel nome, anche, di una sfida. Io, tuttavia, sono convinta che per ogni mestiere ci siano tecnica, regole ed esperienza e, anche se molti la pensano diversamente da me, io non credo nell’improvvisarsi regista o attore o scrittore. Perciò, se dovessi scrivere qualcosa, dovrei studiare come e buttarmi in quello, proprio come una scelta consapevole e seriamente fatta. Oppure potrei scrivere il soggetto e poi metterlo nelle mani di chi il mestiere dello scrittore lo conosce bene. Vedremo. Al momento adoro lavorare sulle opere dei grandi playwright, perché garantiscono qualità, cui, come attrice, mi spetta aggiungere altra qualità a livello di performance. Comunque grazie, magari più avanti volentieri.
Alessandra, nella storia e nel cinema, ci sono tante figure femminili forti ed ‘inspirational’. Come attrice hai lavorato su dei personaggi o sei rimasta colpita da donne di cui hai letto in un libro o su una rivista che ti hanno particolarmente colpita?
Sì. Quanto ai personaggi che ho fatto, direi che erano tutte donne forti e questo è ciò che mi ha motivata quando le ho interpretate. A proposito del futuro e di personaggi che non ho ancora studiato, in verità non saprei dire un nome in particolare, ma colgo l’occasione per sottolineare che, forse anche grazie al #Metoo, i ruoli femminili protagonisti nei film sono aumentati, non in Italia, ma nel mondo sì. Evviva! È interessante, poi, che questi ruoli spesso non siano di ragazze e ragazzine, bensì di donne di 50, 60, 70, 80, 90(!) anni: è la vita! In ogni caso, amo i personaggi femminili che sono dei leading character nella storia dell'opera e che abbiano qualcosa da dire, un messaggio da dare. Tornando ai miei personaggi passati, uno in particolare che ho apprezzato è Dolores dall’omonimo play scritto da Edward Allan Baker, del quale, con Lisa Vampa, sono l’autrice della traduzione italiana ufficiale. Dolores è del tutto diversa da me fisicamente, come cultura e così via. Dolores lotta contro gli abusi che ha subito. Ma lotta, anche, per trovare una figura maschile al suo fianco che sia quella giusta, pure se continua a sbagliare. Non si arrende mai e continua ad andare avanti, a lottare. Dolores, per me, è incoraggiante, non perché abbia vissuto la sua stessa vita, ma perché la sua modalità perseverante si riflette su ogni aspetto dell'esistenza, insomma è esemplare. Always going on! A proposito, forse faremo delle nuove repliche di 'Confessioni', uno spettacolo realizzato dal Teatro Frigia a Milano nel marzo 2022.
Alessandra grazie. Io ti auguro tutto il meglio per lo spettacolo di cui mi hai parlato e per i tuoi prossimi progetti. I wish you all the best in you career.
Sherif grazie mille, è stato bello, seppure un po' imbarazzante per me, perché, in genere, sono io che intervisto (altra attività), però mi è piaciuto trovarmi dall’altra parte. Grazi ancora. A presto!
CONCLUSIONE
Ci salutiamo come fossimo in un bar di quartiere a bere un caffè, mentre ci troviamo a distanza di chilometri e chilometri.
Tutta l'intervista in lingua inglese: https://www.youtube.com/watch?v=la0guium2qU