RAI, ciò che Antonio di Bella ha resettato, Simona Sala sta cercando di salvare
Tra "consigli spassionati" arrivare al pressing è questione di poco: in Rai si sta dando più importanza ai conduttori maestri di flop che ai contenuti (ultramosci)
Di Pierluigi Diaco, appoggiato da destra a sinistra fino a Maurizio Costanzo, nonostante progetti non abbiano raccolto i numeri sperati, sembra che la Rai non riesca proprio a farne a meno; Antonio di Bella, ex responsabile day time e ora tornato nell’area informazione, dalla prossima stagione lo ha piazzato ogni giorno su Rai2 con un programma debolissimo, con titolo ancor peggio e con l’idea di attrarre un target più giovane. Cioè, la Rai vorrebbe attrarre un pubblico più giovane con la conduzione di Diaco? "De gustibus", dicevano i latini. Nessuno dubita della bravura di Diaco, sia chiaro, ma in tv comandano i numeri che rappresentano il pubblico e quest'ultimo ha fatto sempre capire a lui e alla Rai che in video non funziona.
Dopo di lui, succederà Mia Ceran, altra "fortunatissima" di turno che parlerà di temi sociali; sì, avete letto bene, nel pomeriggio di Rai2 si parlerà di questo. Ovvero, come far scappare giovani, famiglie, donne e anziani in tempo zero, come se la rete non si trovasse già in gravissime difficoltà.
E ancora, alla domenica pomeriggio, contro Maria De Filippi su Canale5 e Mara Venier su Rai1, arriva Elisa Isoardi, che si sussurra abbia “venduto pure sua madre” per tornare in onda. Dopo il flop de La prova del cuoco (avendo registrato un numero inferiore di ascolti rispetto alla Clerici), la partecipazione all’Isola dei famosi, ospitate patetiche che supplicavano (indirettamente) alla Mara Venier di turno di farla tornare in qualche modo in onda, è riuscita ad avere il suo porto felice, che però si trasformerà in un incubo. Quelli che il calcio riusciva a fare faticosamente un 6% di share, la grande potenza della Isoardi si attesterà su un floppissimo 3% o poco più.
Tutto questo è stato creato e lasciato allo sbando da un dirigente, Antonio di Bella, che nella sua lunga e bella carriera ha fatto solo e soltanto il giornalista; l’intrattenimento, gli accordi con gli agenti, le case di produzione, la scelta degli autori, sono ben altra cosa. Speriamo che l’arrivo di Simona Sala al day time, visti gli “artisti” intoccabili, possa almeno dare credibilità ai contenuti, che sulla carta sembrano messi lì per affossare ancor di più Rai2, già messa malissimo.