Maneskin e la droga a Eurovision 2021, l'intervento di Macron per squalificare la band
A rivelarlo il commentatore francese della scorsa edizione in un'intervista alla Bbc: dopo la bufala di Damiano intento a sniffare cocaina intervenne anche l'Eliseo
Maneskin e la droga a Eurovision 2021, l'intervento di Macron per squalificare gli italiani. A distanza di un anno e con la nuova edizione appena cominciata, l'Eurovision dello scorso anno, vinto da una band italiana dopo più di 30 anni, continua a far discutere. A tirare nuovamente fuori il caso di Damiano David, frontman dei Maneskin, e la presunta sniffata di cocaina in diretta internazionale, ci ha pensato la Bbc che ha intervistato il commentatore per la Francia dell'edizione 2021, Stéphane Bern. Bern ha rivelato che nelle ore successive allo scoppio del caso fu travolto dai messaggi più disparati: chi gli chiedeva lo stop della trasmissione, chi di squalificare la rock band italiana. Tra questi messaggi ce n'era anche uno illustre, che arrivava direttamente dall'Eliseo ed era firmato Emmanuel Macron.
Maneskin e la droga a Eurovision 2021, l'intervento di Macron
"Era un gran casino", ha ricordato Bern all'emittente inglese. Il riferimento è proprio a quel video molto contestato in cui si vede Damiano che nella green room dell'arena di Rotterdam, città olandese in cui si è svolta la scorsa gara, si piega abbassando la testa e avvicinandosi al tavolo. A uno sguardo superficiale, sembra proprio che il cantante assuma la posizione tipica di chi assume cocaina.
In realtà, come spiegò lui stesso, Damiano si era piegato perché il compagno di band Thomas aveva fatto cadere un bicchiere e quindi voleva capire cosa fosse successo. Sul suo profilo Instagram il gruppo pubblicò un messaggio molto netto per rispondere alle accuse: "Siamo davvero sotto choc in merito a quanto le persone stanno dicendo su Damiano che fa uso di droghe. Siamo veramente contro le droghe e non abbiamo mai usato cocaina". I componenti del gruppo si dissero disposti anche a fare un test antidroga proprio perché non avevano nulla da nascondere.
Macron e quel messaggio: "Devi fare qualcosa"
Le polemiche si spensero sul nascere, ma nelle ore immediatamente successive alla diffusione del video, soprattutto il mondo dei social era in subbuglio. E tra i vari messaggi arrivati a Bern sul presunto scandalo ci fu addirittura quello di Macron: "Devi fare qualcosa, per favore". Poche parole, poco esplicite e che per questo possono far pensare a qualsiasi richiesta: dallo stop della trasmissione alla squalifica della band italiana.
Anche un altro esponente del governo francese, il ministro degli Affari esteri Jean-Yves Le Drian, intervenne per chiedere una reazione: "Cosa dovremmo fare? Cosa dovremmo fare? Per favore, fai qualcosa", le parole scritte al commentatore francese. Pressioni che servirono a poco: le indagini aperte dagli organizzatori finirono in un nulla di fatto.