Pierluigi Diaco, giornalista e conduttore che osa (troppo)
Rivendica la sua amicizia con la Meloni, stima Costanzo, i suoi programmi tv sono spesso accolti tiepidamente, ma al buon giornalista vengono affidati altri programma tv e radio
Pierluigi Diaco, quando è ospite come quando conduce, fa di tutto per farsi notare dal pubblico; al di là dello schermo, traspare tutta la sua forza, tutta la sicurezza di chi sa di avere la stima di molti nel mondo della tv, di chi se gli chiudono un programma sa di avere altre chance. Lui dice per meritocrazia ma forse è più per la gavetta, visto che quando conduce in piedi sembra che esegua il Ballo di San Vito mentre quando lo fa a sedere si stravacca; hai un modo di condurre simpaticamente sui generis.
Ancora, dice che il suo maestro è Maurizio Costanzo. Vero, si conoscono da anni e il buon Diaco è anche autore del Maurizio Costanzo Show su Canale5, ma Maurizio Costanzo ha decisamente un altro appeal rispetto al suo allievo.
Tutte queste situazioni fanno di Pierluigi Diaco, probabilmente, un bravo autore poiché si nota che ha estro e tanta volontà ma la conduzione è ben altra cosa; infatti, non ricordiamo un suo programma che abbia fatto davvero boom in termini di ascolti. Neppure Ti sento è andato bene ma, per essere su Rai2, è andato meglio di tanti altri; nulla di esaltante, solito talk, idea moscina e a volte i rumori sono fuori luogo e solo un pretesto per giustificare il titolo. Il prossimo autunno, condurrà un nuovo programma dal titolo Scialla mà (probabilmente per acchiappare i giovani e famiglie), nel pomeriggio di Rai2. Altro flop o grande successo? Guardare prima di giudicare a priori.