#DIMALEINBINI. Se lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock fosse vero, Smith sarebbe un autentico coglione
No war, no violence, pro gender, pro Me Too, Will Smith smentisce chiaramente se stesso. E ve lo scrive uno che a 22 anni ha fatto chemio, radioterapie e visite di ogni tipo
Sintetizzo i fatti: la notte scorsa, durante la premiazione degli Oscar, Chris Rock ha ironizzato sulla moglie di Will Smith, Jada Pinkett Smith, che si è presentata all'evento con la testa completamente rasata; "Ti prepari per Soldato Jane 2?", ha scherzato Rock. Tempo fa, l'attrice aveva spiegato la scelta di rasarsi a causa di un problema di alopecia, che per un lungo periodo ha coperto con sciarpe e cappelli. Will non ha apprezzato la battuta di Rock ed è passato alle mani. Vero o finto che sia lo sketch, è passato un messaggio negativo, soprattutto di fronte ad un finto buonismo che pervade da qualche tempo Hollywood e in modo particolare l’ex Principe di Bel Air.
Smith ha fatto del politicamente corretto la sua bandiera, eppure in mondovisione ha dato uno schiaffo ad un collega. Da qui, se ne deduce che è molto facile fare il “corretto” quando non si toccano i propri interessi; sempre qui, cade il finto appeal dei democratici americani. Smith non poteva risolvere tutto dietro le quinte o con una battuta al vetriolo che dimostrasse di non apprezzare la battuta? Per uno come Smith, il politically correct ma fino ad un certo punto; che schifo di atteggiamento, a partire dall’incoerenza.
Sarebbe l’ora d’iniziare a sdrammatizzare sul cancro, rendendolo pop e meno tabù, parlandone con attenzione ma anche con ironia. Il cancro è un male e l’ironia allevia sempre, voltando decisamente al bene. Ne scrivo io che a 22 anni, tra chemioterapie (3 tipi), radioterapie (32) e visite mediche (infinite), riuscivo a scherzarci al tempo e ne riesco ora. Viva l’ironia, l’entusiasmo, la dissacrazione e, come sempre, abbasso il fintissimo politicamente corretto.