Agostino Saccà, dalla Rai all’Olimpo della produzione cinematografica internazionale
L’ex direttore generale della Rai, ora a capo della Pepito Produzioni, sforna ogni anno film televisivi e cinematografici che incantano l’Italia e non solo
Agostino Saccà è un pezzo di storia della televisione italiana, dall’intrattenimento alle fiction, e da poco più di dieci anni anche del cinema con la Pepito Produzioni, con film di successo (anche) di respiro internazionale. Apprezzato in Italia e all’estero, Saccà è stato campione d’ascolti in Rai ed è uno dei più influenti e prolifici produttori cinematografici italiani che, da qualche tempo, inorgoglisce il nostro paese esportando in tutto il mondo pezzi della nostra cultura, politica e tradizione. Titoli come Favolacce o Hammamet hanno vinto prestigiosi premi nazionali e avuto una importante eco in tanti paesi del mondo; in quest’ultimo, film dedicato agli ultimi anni di vita di Bettino Craxi, Agostino Saccà è riuscito a mettere quel velo di umanità di cui questo particolare film aveva bisogno, per non farlo diventare un pretesto di accuse o, al contrario, di facili complimenti che avrebbero tanto saputo di lecchinaggio.
Agostino Saccà è stato una vita in Rai tra giornalismo, management, decisioni importanti e talvolta rapporti con la politica, inevitabili a tutt’oggi per chi lavora in quell’azienda; la differenza è che ai suoi tempi si dialogava con esperti di politica e televisione come Silvio Berlusconi, oggi i manager dialogano con Rocco Casalino del Movimento Cinque Stelle o con Goffredo Bettini del Pd che, oltre a non capire nulla di showbuniness, si innalzano ad esperti di non si sa quale campo. Laureato in Scienze politiche, Saccà lavora come giornalista al Giornale di Calabria, sua terra d’origine, a Panorama e poi alla Rai, prima al Giornale Radio e dopo al neonato TG3, sotto la direzione di Biagio Agnes. Entra quindi in Rai nel 1976, arrivando negli anni a raggiungere meritatamente i vertici dell’azienda di Stato. Come dirigente televisivo, Agostino Saccà è vicedirettore di Rai2 dal marzo 1987 al giugno 1989, responsabile della comunicazione Rai, vicedirettore nel 1997 e poi direttore di Rai1; la direzione della prima rete, dal 1998 al 2000 e poi dal 2001 al 2002, gli ha permesso nello stesso 2002 di diventare direttore generale della Rai, per poi nel 2003 approdare alla direzione di Rai Fiction, incarico che manterrà fino al 2007. Con Fabrizio Del Noce, uno dei più lungimiranti direttori di Rai1, Saccà ha rappresentato l’ultimo stralcio della Rai ancora in grado di produrre e inventare qualcosa di nuovo, tanto che l’azienda di Stato campa oggettivamente ancora oggi su quel periodo. Sappiamo che tra Saccà e l’attuale amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes intercorrono ottimi rapporti.
Classe 1944, tanto entusiasmo e continuo spirito d’iniziativa, Agostino Saccà ci ha regalato da produttore indipendente fiction e film che spaziano dal mood leggero a quello impegnato, trasmettendo sempre allo spettatore trasparenza e autenticità. E chissà che non ci sia un ritorno alla tv in senso stretto; sarebbe, di certo, un terno al lotto per il piccolo schermo.