Vittorio Brumotti è il simbolo dell’antiperbenismo

Finalmente qualcuno che guarda in faccia la realtà

Striscia la Notizia è uno dei programmi più seguiti di Canale5, rappresenta un baluardo di Mediaset e, seppur in forte calo negli ascolti, calamita 4 milioni di spettatori ogni sera e investimenti pubblicitari da capogiro.

Tra servizi di denuncia e rubriche, spuntano su tutti i documenti video di Vittorio Brumotti che, sbiciclettando da nord a sud Italia, scova ogni settimana piazze di spaccio, per il 90% con protagonisti extracomunitari, africani per lo più. Non ne possiamo fare un dato razzista ma uno meramente oggettivo sì. Stranamente, associazioni e boldriniani di turno non hanno ancora alzato la voce e gridato al fascismo, anche perché tali lavate farebbero fare loro una sonora figura barbina, visto che ogni singolo momento di acquisizione e spaccio di cannabis o cocaina è sapientemente documentato; da non sottovalutare il fatto che i servizi di Brumotti si concentrano su piazza cittadine che gli stessi abitanti del luogo segnalano a Striscia, un po’ per migliorare la sicurezza urbana e un po’ per l’inciviltà che i drogati creano. Inoltre, il buon biker non può sapere se si troverà davanti italiani, africani, cinesi, extracomunitari o cittadini apparentemente onesti ma con una seconda vita dedita alla droga. I suoi servizi non fanno altro che fotografare una realtà che, oggettivamente, per il 90% dei casi vede protagonisti extracomunitari, senza un lavoro o uno scopo di vita, senza denaro in tasca o documenti a cui far riferimento, lasciati al bando da uno Stato che non li sa gestire.

In ogni singolo rvm, c’è l’happy ending, ovvero la polizia che interviene chiedendo generalità, talvolta incarcera, ma il vero finale è sempre il rilascio di soggetti che poi delinqueranno ancora e ancora. Brumotti ha preso sassate dai napoletani e spunti da extracomunitari di Pioltello, botte dai romani e mazzate da “venditori di morte” liguri; lo spacciatore è spacciatore di qualsiasi nazionalità sia, in qualsiasi condizione socioeconomica si trovi, ma è una palese situazione che gli italiani abbiano il vizio di spacciare e che l’Italia non abbia bisogno di soggetti extracomunitari che si aggiungano a tale schifo.

Vittorio Brumotti fa servizio pubblico, documenta la realtà senza scrupoli, fotografa situazione che spesso dimentichiamo che esistano e rischia spesso la vita affinchè i nostri giovani non cadano in tentazioni poco felici.