Tik Tok, Silhouette Challenge: che cos'è e perché è così pericolosa?
In questa "gara" il social network invita le partecipanti a mostrarsi nude in modo sensuale, incoraggiate da filtri. I tutorial però mostrano come rimuoverli
Tik Tok, #silhouettechallenge il nuovo trend che fa discutere
Tik Tok continua a far discute e a mettere in dubbio la privacy degli utenti. A fare scalpore questa volta è l’hashtag #silhouettechallenge che negli ultimi tempi è diventato virale, nato in realtà come una challenge sexy e body positive. Il trend vede le partecipanti, per la maggior parte donne, in piedi vestite di fronte alla telecamera che ballano nude o seminude in modo provocante nascoste da un filtro rosso, su un remix di Put Your Head on My Shoulder di Paul Anka. Il trend però è stato preso di mira dai soliti pervertiti del web che usano un software per rimuovere il filtro rosso e rivelare così i corpi delle donne, anche se il subreddit su cui comparivano questi video editati è stato bannato, ci sono ancora molti video su YouTube che spiegano come fare a togliere il filtro rosso dai video. Secondo uno studio di Media Matters, alcuni di questi hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni e almeno sei di questi, mostrano delle pubblicità e quindi sono monetizzati. Per ora su YouTube i video tutorial non sembrano violare le linee guida della comunità contro i contenuti sessualmente espliciti.
Tik Tok e l’hashtag #silhouettechallenge, la reazione del web
Come sempre davanti a situazioni del genere il popolo del web si divide, tra chi vuole mettere in guardia gli ignari utenti e chi invece li accusa e dà colpe a chi si "esibisce" in questi video. La diffusione dei tutorial che consentono di rimuovere la protezione rossa da #silhouettechallenge, ha fatto sì che molti cominciassero a usare TikTok per mettere in guardia le donne dalla challenge “Siate consce che di quello che indossate prima di editare e pubblicare il video, perché chiunque potrebbe prendere quelle immagini e ottenere facilmente l’originale”, ha detto una tiktoker in un video che ha già quasi 800mila views. In molti invece sui social si sono schierati da un'altra parte dando colpa alle vittime. Per loro se una persona compare in un video nuda o seminuda, anche editandolo in modo da nascondere il suo corpo, deve aspettarsi che ci sia qualcuno in grado di cancellare il filtro e di ripubblicare l’originale. Per la legge però ci sarebbero un minimo di tutele. Come spiega a Rolling Stone Danielle Citro, professoressa di legge all’università di Boston, chi partecipa alla #silhouetteChallenge e vede poi il suo video scaricato, editato per ottenere l’originale non censurato e ripubblicato, può ovviamente fare causa. Le immagini manipolate sono rese pubbliche su internet, scaricarle, modificarle e ripubblicarle costituisce una violazione della privacy perché “la persona poteva ragionevolmente aspettarsi di essere vista nascosta dal filtro”, conclude la professoressa Citron a Rolling Stone. “Altrimenti sarebbe come dire che quando vado in giro con la minigonna le altre persone hanno il permesso di guardarci sotto”.