Impegno quotidiano per un bene prezioso: “È il momento di investire in soluzioni che tutelino le risorse idriche”

Il settore idrico europeo, con un valore di circa €290 mld contribuisce a quasi il 70% del PIL dell'Unione Europea, ma l'accesso all'acqua rimane ancora oggi un problema per 16 milioni di cittadini in Europa

Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, ci fermiamo a riflettere su un bene fondamentale che ogni giorno ci nutre, ma che troppo spesso diamo per scontato: l'acqua. Un elemento essenziale per la vita, un bene comune che è sempre più sotto pressione a causa della crescente domanda, del cambiamento climatico e del progresso industriale. Acea è il primo operatore idrico italiano e leader in Europa. Si occupa, da oltre 80 anni, della gestione e distribuzione della risorsa idrica in molteplici territori, con la missione di garantire che ogni cittadino abbia accesso all'acqua potabile di qualità, in quantità sufficiente e al giusto costo.

L'acqua è fondamentale per la vita ma anche per lo sviluppo economico, eppure il suo vero valore rimane largamente sottovalutato. Il settore idrico europeo, con un valore di circa 290 miliardi di euro e oltre 1,6 milioni di occupati, contribuisce a quasi il 70% del PIL dell'Unione Europea. Nonostante il suo ruolo cruciale, l'accesso all'acqua rimane ancora oggi un problema in Europa per 16 milioni di cittadini e gli investimenti nel settore idrico restano insufficienti.

La Giornata Mondiale dell'Acqua rappresenta un momento per sensibilizzare e riflettere su come possiamo tutti contribuire a preservarla. Quest'anno è dedicata alla "conservazione dei ghiacciai", un tema che sottolinea l'urgenza di proteggere queste riserve naturali essenziali visto che stiamo assistendo ad un loro rapido scioglimento.

Tuttavia, non basta solo celebrare l'acqua, per garantirne la sicurezza e la sostenibilità è fondamentale cambiare le modalità di gestione di questa preziosa risorsa. Gli operatori svolgono un ruolo chiave nell'adattare i sistemi idrici all'evoluzione delle esigenze e si impegnano quotidianamente nella modernizzazione delle infrastrutture e nell'adozione di nuove pratiche per il riuso dell'acqua. In questo contesto le nuove tecnologie, come l'intelligenza artificiale, la robotica e l'Internet of Things, svolgono un ruolo chiave per il raggiungimento della resilienza idrica. E arriviamo ora a parlare di un problema strutturale di fondamentale importanza.

L'Italia, nonostante sia un territorio ricco di risorse idriche, deve affrontare una sfida cruciale: le infrastrutture sono vetuste, con un'età media di oltre 30 anni, a causa del grave deficit di investimenti degli ultimi decenni. Tutto ciò è accompagnato da una notevole frammentazione del settore idrico sia a livello territoriale sia a livello gestionale. Appare, pertanto, ormai necessario avviare un processo di aggregazione: gli operatori industriali sono in grado di garantire le necessarie competenze e hanno la capacità di attrarre gli investimenti di cui il settore ha fortemente bisogno. È impensabile che gli investimenti vengano finanziati solo attraverso le tariffe: occorre destinare al settore idrico risorse economiche dedicate a livello nazionale ed europeo e fondi aggiuntivi da banche e istituzioni finanziarie.

Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di Acea

Fonte: Il Sole 24 Ore