Nadara, obiettivo raddoppio della capacità entro il '30 con programma di ibridizzazione: il gruppo punta agli 8 GW di rinnovabili

L'azienda, nata dall'unione di Renantis e Ventient Energy, opera con oltre 4,2 GW installati puntando a 8 GW con progetti ad alto valore aggiunto in Europa e negli Stati Uniti

Nadara ha come obiettivo raddoppiare la capacità entro il 2030, focalizzandosi sui progetti ad alto valore aggiunto in Europa e negli Stati Uniti e avviando un programma di ibridizzazione che integri più tecnologie in un'unica area. Questa sarà la linea guida per la strategia di crescita di Nadara, la nuova entità nata dall'unione di Renantis (precedentemente Falck Renewables) e Ventient Energy, sotto la supervisione di Jp Morgan Asset Management.

Il nuovo gruppo vanta un fatturato superiore al miliardo di euro e opera tra Stati Uniti ed Europa, con una presenza significativa in Regno Unito, Italia, Francia, Spagna e Portogallo, impiegando circa mille persone. Nadara attualmente possiede una capacità installata di 4,2 GW, di cui 4 GW derivano dall'eolico e il resto dal solare, biomassa e sistemi di accumulo energetico distribuiti su 200 impianti tra Europa e Stati Uniti. L'obiettivo è raggiungere 8 GW di capacità installata entro il 2030.

Il CEO Toni Volpe, durante un incontro con la stampa, ha dichiarato: “non sono i Gw installati l'obiettivo ultimo della nuova entità; ci interessa soprattutto focalizzarci sulla creazione di valore, per cui daremo priorità ai progetti a valore aggiunto. Il valore del progetto, dunque, dipenderà da alcuni fattori come la dimensione, i tempi e la complessità dell'interconnessione, l'aspetto commerciale – quindi prezzo e condizioni di mercato – oltre alla possibilità di usare al meglio le risorse, intese anche come capitale umano”.