Giornata mondiale dell’ambiente, il rapporto del WWF: "In Italia, ogni anno, gettate 4mila tonnellate di plastica solamente con gli spazzolini da denti"

Inquinamento da plastica: il rapporto del WWF rivela che l'accumulo di rifiuti plastici mette a rischio la vita degli ecosistemi mondiali. Urgente adottare misure per estendere la raccolta differenziata e promuovere l'economia circolare

L'inquinamento da plastica nell'ambiente ha raggiunto un punto critico oltre il quale non possiamo più garantire la sopravvivenza degli ecosistemi necessari per la vita. Questa allarmante constatazione è stata certificata dal Wwf, che ha pubblicato il rapporto "Plastica: dalla natura alle persone. È ora di agire" in occasione della Giornata mondiale dell'Ambiente. Ogni anno, vengono prodotte fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, la maggior parte dei quali è usa e getta e finisce in mare o viene abbandonata sulla terra. L'Italia è uno dei Paesi che contribuiscono maggiormente all'inquinamento tra quelli che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Il Wwf chiede al governo di estendere la raccolta differenziata anche ai prodotti in plastica ad ampia diffusione.

Giornata mondiale dell’ambiente: i dati preoccupanti sui rifiuti di plastica

La produzione di plastica è responsabile di circa il 3,7% delle emissioni globali di gas serra, e questa percentuale potrebbe aumentare fino al 4,5% entro il 2060 se non verranno adottati provvedimenti adeguati. In Italia, ad esempio, ogni anno vengono gettate 4mila tonnellate di plastica solamente con gli spazzolini da denti, una quantità significativa che attualmente non viene riciclata né riutilizzata per creare nuovi oggetti.
 
Il Wwf sottolinea che non possiamo limitarci al riciclo degli imballaggi, ma dobbiamo andare oltre. Siamo circondati da prodotti in plastica come sedie, arredamenti, penne, spazzolini, giocattoli, pettini, spugne, bacinelle e molto altro, che la legislazione attuale non ci permette di riciclare; quindi, finiscono in discarica o vengono utilizzati per il recupero energetico. I danni causati alle specie e alla salute umana sono quasi irreversibili, e secondo il Wwf, la plastica deve essere gestita in modo più efficace, coordinato e integrato coinvolgendo tutti gli attori, dalle istituzioni alle aziende, fino alle persone e alle città in cui viviamo, agendo su tutte le fasi, dalla produzione all'uso e allo smaltimento.

Le previsioni disastrose e le soluzioni portate avanti da Wwf

Nonostante la produzione di plastica continui ad aumentare, i tassi di riciclo sono inferiori al 10% a livello globale. Il Wwf sottolinea che entro il 2050 la quantità totale di plastica prodotta potrebbe triplicare, con conseguente aumento dell'inquinamento da rifiuti di plastica nell'ambiente: potrebbero finire in natura ben 12 miliardi di tonnellate di plastica. Se ciò accadrà, tra trent'anni ci potranno essere più plastica che pesci nei nostri mari. La soluzione, secondo il Wwf, è l'adozione di un'economia circolare e l'azione sui primi tre livelli della gerarchia dei rifiuti: prevenzione, riuso e riciclo.