Philip Morris International: da CDP "Tripla A" conferma leadership per clima, foreste e acqua, verso un futuro senza fumo

Massimo Andolina, vicepresidente operativo senior di PM: “Come azienda con un’impronta ambientale multinazionale, abbiamo un ruolo da svolgere nella protezione del nostro pianeta e siamo determinati a rimanere in prima linea nell’agenda per un impatto climatico neutro”

Continua la battaglia ai cambiamenti climatici intrapresa da Philip Morris International, che grazie alle iniziative create e supportate durante il 2021, per il secondo anno consecutivo ha avuto il riconoscimento come leader ambientale globale da CDP.

Carbon Disclosure Project, l’organizzazione no profit che organizza un sistema di divulgazione globale per investitori, aziende, città e regioni per gestire i propri impatti ambientali, ha premiato Philip Morris International con il punteggio ‘Triple A’ di CDP, che riconosce le migliori prestazioni ambientali e la leadership dell’azienda nella lotta ai cambiamenti climatici, nella protezione delle foreste e nella sicurezza idrica.

PMI riconosciuta da CDP come leader ambientale globale per il secondo anno consecutivo

Questi risultati collocano Philip Morris tra le poche imprese ad aver raggiunto questo prestigioso punteggio, e tra le più impegnate al mondo in materia di trasparenza e prestazioni ambientali. Tra gli obiettivi presenti nell’ampia strategia di sostenibilità della compagnia, che ha portato quest’ultima a raccogliere le ultime ed eccellenti prestazioni in ambito ambientale, c’è sicuramente quello dell’eliminazione graduale delle sigarette per accelerare la fine del fumo. Questa strategia è parte di un progetto che mira alla massima sostenibilità dell’azienda e a valutare a quali argomenti sul tema dare priorità per indirizzare il lavoro verso le aree migliori e più impattanti per creare valore e soddisfare le aspettative degli stakeholder.

“Il riconoscimento che arriva da parte di organizzazioni come CDP ci incoraggia a continuare il nostro viaggio per creare un impatto positivo sulla società”, ha detto Jennifer Motles, Chief Sustainability Officer di Philip Morris: “Mentre continuiamo a trasformare la nostra attività, la divulgazione chiara e trasparente dei nostri progressi rimane fondamentale. Questo ci aiuta ad anticipare i cambiamenti normativi e politici, a identificare e affrontare i rischi crescenti e a trovare nuove opportunità di azione che i nostri investitori, consumatori e altre parti interessate in tutto il mondo ci chiedono”.

“Come azienda con un’impronta ambientale multinazionale, abbiamo un ruolo da svolgere nella protezione del nostro pianeta e siamo determinati a rimanere in prima linea nell’agenda per un impatto climatico neutro”, ha spiegato il vicepresidente operativo senior, Massimo Andolina. “Riconoscendo Philip Morris come leader climatico, CDP ci incoraggia a perseverare nei nostri sforzi”, ha aggiunto: “Definiamo ed eseguiamo strategie e iniziative che ci aiutano a ridurre l’impatto ambientale lungo tutta la nostra catena del valore e crediamo che lavorare collettivamente con coltivatori di tabacco, fornitori, rivenditori, ong e governi sia cruciale, implementando misure di adattamento e mitigazione lungo la nostra catena del valore per rafforzare la sua resilienza ai rischi climatici”.

Philip Morris, punti strategici per l’impegno verso l’ambiente

Oltre ad un’ampia strategia volta alla sostenibilità ambientale Philip Morris sostiene l’azione della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), a cui l’azienda si è allineata tramite il suo report integrato e le presentazioni CDP. Inoltre la compagnia al fine di proteggere gli ecosistemi e promuovere la conservazione della biodiversità per affrontare il cambiamento climatico, svilupperà una Task Force parallela sull’informativa finanziaria relativa alla natura (TNFD). In continuità con la strategia adottata ad inizio anno PM ha reso noto il suo Piano di transizione a basse emissioni di carbonio (LCTP), per fornire una visione trasparente di come l’azienda mira a fare progressi e a raggiungere le sue ambizioni climatiche. Il Piano si allinea inoltre ai requisiti TCFD, per la necessità di divulgare gli impatti effettivi e potenziali dei rischi e delle opportunità legati al clima, sulla strategia dell’impresa e sulla relativa Governance.

Alcuni dei punti fondamentali che hanno permesso a Philip Morris International di ridurre la propria impronta ambientale includono:

-Cinque stabilimenti PMI hanno ricevuto la certificazione di neutralità carbonica, con l'obiettivo di avere tutti gli stabilimenti certificati entro il 2025

-Undici stabilimenti sono stati certificati dal Alliance for Water Stewardship standard, con l'obiettivo di avere tutti gli stabilimenti certificati entro il 2025

-PMI ha sviluppato un Manifesto Deforestazione Zero per combattere la deforestazione e proteggere la biodiversità, con l'obiettivo di avere un impatto netto positivo sulle foreste associate alla sua filiera del tabacco entro il 2025

Arrivare a trasformare il proprio business è uno degli obiettivi più ambiziosi per una società in generale e lo è anche per Philip Morris che in questo modo, conferma il percorso di sostenibilità intrapreso. Molto del lavoro svolto resta incentrato ad incorporare la sostenibilità in ogni sua attività e in particolar modo verso una delle mete dei prossimi anni, quella del raggiungimento di un futuro senza fumo. Come ribadito dalla Dichiarazione di intenti di PMI, la compagnia continua il suo percorso verso la sostituzione completa delle sigarette, incentrando le risorse verso la convalida scientifica e la commercializzazione responsabile di prodotti senza fumo.

Per ulteriori informazioni sul lavoro di Philip Morris International, visitare il sito www.pmi.com e www.pmiscience.com.

[Contenuto redatto in collaborazione con Philip Morris Italia]