Andreoni (Simit): "Farmaci long acting nuovo fattore per trattamento Hiv"

'I pazienti positivi che seguono terapia non trasmettono l'infezione'

'I pazienti positivi che seguono terapia non trasmettono l'infezione'

Roma, 27 nov. (Adnkronos Salute) - "Il trattamento delle infezioni da Hiv oggi ha raggiunto dei successi incredibili. In tutti i pazienti che assumono regolarmente la terapia è possibile controllare la replicazione del virus e quindi trasformare queste persone in soggetti che sempre di più assomigliano al resto della popolazione. La malattia non si trasmette più in questi pazienti: è un grande successo. Questo successo si è arricchito ulteriormente di un nuovo fattore, cioè la possibilità di usare dei farmaci long acting". Lo ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit - Società italiana di malattie infettive e tropicali e componente del Consiglio superiore di sanità, all'evento 'Ist-Hiv Call 2025: quali opportunità di gestione e prevenzione per l’emergenza sanitaria silente', oggi a Roma.

Questo trattamento a lunga durata d'azione "migliora ovviamente l'aderenza - aggiunge Andreoni - perché bisogna ricordare che la terapia deve essere assunta per tutta la vita. Il fatto di utilizzare questi farmaci permette a questi pazienti di assumere con più tranquillità, con una semplice assunzione ogni 2 mesi, la terapia antiretrovirale. Questo successo si sta ripercuotendo anche nella prevenzione dell'infezione, quindi nel trattamento di soggetti a rischio di acquisire l'Hiv. Oggi possiamo fare il trattamento con la terapia orale, che però deve garantire un'alta aderenza al trattamento. L'avvento anche nella profilassi pre-esposizione dei farmaci long acting - conclude - si sta dimostrando una strategia vincente, che sicuramente permetterà di contenere ulteriormente questa infezione e quindi arrivare a quell'auspicato traguardo che l'Organizzazione mondiale della sanità ci dice, cioè di avere meno di 500 nuove infezioni in Italia ogni anno".